edizioni

Residenza 39
Francesca Merli

DIALOGHI / RESIDENZE DELLE ARTI PERFORMATIVE A VILLA MANIN

Villa Manin, Spazio Residenze
23 - 29 settembre 2024
7 - 14 ottobre 2024
FRANCESCA MERLI (Italia)
Ars moriendi

Residenza aperta al pubblico
13 ottobre ore 18.00
Villa Manin, Spazio Residenze
ingresso libero con prenotazione consigliata all'indirizzo email residenzevillamanin@cssudine.it

Equipe in Residenza
Francesca Merli, regista
Laura Serena, attrice
Francesca Garolla, drammaturga
Giacomo Benvenuto, sound designer

Come si fa a “vivere bene”? Quali sono i giusti passi da fare per non perdere anni preziosi? Per lasciare un segno che non si fermi al nostro (estemporaneo) passaggio ma ci faccia accedere al tempo non finito del ricordo? La riflessione non è di senso, ma di sostanza: chi non vorrebbe avere delle istruzioni per vivere? La riflessione parte da qui, dalla nostra necessità di vivere bene, per poter arrivare ad una morte felice: come se la morte fosse qualcosa che possiamo controllare, come se fosse qualcosa da addomesticare, come se fosse un traguardo da raggiungere dopo una gara. Ma in realtà si muore, per lo più, impreparati, e si arriva alla morte altrettanto impreparati: alla nostra morte e a quella degli altri. E, allora, come si fa?
In realtà non lo sappiamo, per questo, con Ars moriendi - L’arte di vivere, ci rivolgiamo a dei professionisti: necrofori, tanatoesteti, tumulatori, tanatologi, medici che verranno intervistati e i cui contributi verranno presentati sotto forma di video.
In questa residenza indagheremo due linee formali che andranno ad intersecarsi. La prima aderente alla realtà dei cosiddetti professionisti della morte che abbiamo intervistato. La seconda linea, live, vedrà in scena una sola attrice, Laura Serena, ad interpretare una donna che ha subito un lutto ma che sembra averlo superato nel migliore dei modi: tanto da essere chiamata a condurre una lezione spettacolo nella quale potrà rivelare come affrontare la morte – tornando, appunto, a vivere bene. Lei stessa, infatti, comparirà anche nelle video interviste, creando un cortocircuito tra la realtà (le interviste stesse) e la finzione del palcoscenico. Durante la residenza si inizierà a mettere “in piedi” il testo, ad avviare la ricerca per finalizzare le videointerviste e a creare le musiche originali.
La realtà e la finizione andranno a mescolarsi in un’unica narrazione, grazie alla quale gli spettatori potranno, da un lato, avvicinarsi a qualcosa che non si conosce – la verità di chi della morte si occupa in maniera concreta – o che si incontra solo in momenti difficili da affrontare; dall’altro accompagnare una donna che ripercorre le fasi del distacco, seppur con ironia, portandoci a riflettere sul significato del dolore, della separazione, dell’elaborazione e, infine, della condivisione con gli altri. Una condivisione che sembra perduta, così come i riti che la celebravano nel passato, e che ci ha portato a vivere la morte in maniera sempre più individuale e solitaria: incapaci di nominarla, accettarla e integrarla alla vita. Una condivisione che, però, è al centro del vivere bene”.
Francesca Merli e Laura Serena

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