edizioni

Residenza 20
Paola Fresa

DIALOGHI / RESIDENZE DELLE ARTI PERFORMATIVE A VILLA MANIN

Villa Manin, Spazio Residenze
4 - 11 luglio 2023 - primo periodo
15 - 21 luglio 2023 - secondo periodo
PAOLA FRESA
P come Penelope
Primo studio per una riscrittura contemporanea del mito


Residenza 20 Paola Fresa Penelope foto centrale.jpg
Equipe in Residenza
Paola Fresa, autrice e attrice
Emiliano Bronzino, supervisione registica
Paolo Casati,
disegnatore luci 
Ornella Matranga
, regista assistente

selezionato nell’ambito del Progetto CURA

“Il processo drammaturgico parte dall’etimologia del nome “Penelope”, anatraccola, con esplicito riferimento a quell’episodio dell’infanzia del personaggio secondo cui la futura moglie di Ulisse fu vittima di un tentativo di affogamento da parte del padre.
Durante il periodo di Residenza a Villa Manin, metteremo sotto il microscopio l’iconica storia di Penelope, cercheremo di restituire alla figura universale del mito il suo sguardo negato, quello della donna che l’ha subito-vissuto, riconoscendole così una funzione attiva nella narrazione della sua vita.
La nostra P, bloccata in questo spazio, itera il suo fare e disfare la scena - come la Penelope omerica faceva e disfaceva la tela – ripercorre la sua esistenza segnata dal rapporto con il padre, trascorsa aspettando un uomo che non è mai tornato, interrotta per un figlio che, una volta cresciuto, ha scelto di non aspettare e di partire. In una sorta di confronto tra le triadi dei ruoli maschili e femminili: padre, marito, figlio e madre, moglie, figlia.
La chiave ironica con cui affrontiamo queste tematiche universali, riporta immediatamente l’indagine intorno al mito al nostro vivere contemporaneo, restituendoci un’educazione sentimentale al femminile che vuole mettere al centro la ricerca della felicità.”
PAOLA FRESA
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Team creativo

Paola Fresa
Dopo la laurea con lode in Letteratura Teatrale e un master in drammaturgia organizzato da Outis e Teatro Franco Parenti, frequenta “la bottega dell’attore-autore” diretta da Gigi Gherzi e studia “Storytelling” presso la Scuola Holden di Torino con Alessandro Mari e Silvia Schiavo.
Inizia la sua formazione come attrice presso i Cantieri Teatrali Koreja per poi frequentare stage di perfezionamento con, tra gli altri: Danio Manfredini, Emma Dante, Valerio Binasco e Francesca Della Monica.
Con la compagnia “Manifattura Scalza” produce, scrive e recita negli spettacoli …e da quel giorno non si canta più (semifinalista Premio Ustica 2007), GIANNA (premio Up_Nea 2008) e TRE.
In teatro è stata diretta da: Lino Musella (GIANNA 2008/2009, Milano, aprile 2008/2009), Filippo Timi e Stefania De Santis (Il popolo non ha il pane, diamogli le brioche 2008/2009-2009/2010), Michele Sinisi (Le scarpe di Michele Santeramo 2010/2011), Leo Muscato (La Rivincita di Michele Santeramo 2012/2013, Il Guaritore di Michele Santeramo 2013/2014-2014/2015, testo vincitore della 51esima edizione del Premio Riccione per il Teatro), Veronica Cruciani (Il giorno del Signore di Michele Santeramo, 2012/2013), Mario Scandale (Il dolore di prima di Jo Lattari, con Betti Pedrazzi, Arturo Cirillo e Valentina Picello, 2020/2021).
Nel 2016, con il testo Il Problema vince la menzione speciale della giuria al Premio “Platea”.
Il Problema viene trasmesso in forma di radiodramma su Rai Radio 3 e debutta come spettacolo al festival “Primavera dei Teatri” nel 2019 con la regia collettiva degli attori Nunzia Antonino, Michele Cipriani, Franco Ferrante e Paola Fresa e con la supervisione di Christian Di Domenico (in tournée nelle stagioni 2019/2020, 2020/2021, 2021/2022).
Del 2019 è I miei occhi allo specchio, testo scritto in occasione del 25 novembre (giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne) a seguito di un’indagine sul tema, svolta in collaborazione con “La casa della donna” di Pisa.
Nel 2021 porta in scena il monologo Annie, la giramondo del giornalista e scrittore Gino Cervi.
Nello stesso anno, cura la drammaturgia del testo La guerra del soldato Pace, adattamento dell’omonimo romanzo di Michael Morpurgo, per la regia di Emiliano Bronzino e nel 2022 de La caverna delle meraviglie, primo dei tre capitoli del progetto “La Repubblica di Platone” sempre per la regia di Emiliano Bronzino.

Emiliano Bronzino
Si diploma alla Scuola del Teatro Stabile di Torino con lo spettacolo Qualcosa di vero dev’esserci per la regia di Luca Ronconi, con il quale collabora dopo il diploma come regista assistente in circa venti produzioni. Si forma lavorando con molti altri registi italiani ed europei, tra cui Giancarlo Sepe, Robert Carsen, Myriam Tanant, Guido Ceronetti, Massimo de Francovich, Juli Leal, Glauco Mauri.
Come regista collabora con il Teatro di Roma (Verso Peer Gynt e I fratelli Karamazov, Diario Privato, Le Cugine), con lo Stabile dell’Umbria (Diario di una cameriera, Che farai fra’ Jacopone), con il Piccolo Teatro di Milano (Alice nel paese delle meraviglieSei Personaggi in cerca d’Autore, Diario di Famiglia, Alice 2.0, Bella e Fiera e Le chiavi d’Europa, Europa Interiore di T. Granata), con il Teatro dei Filodrammatici di Milano (Gioventù Senza di Bruno Fornasari da Odo von Horvath) e con il Teatro Eliseo di Roma (Oleanna di Daved Mamet).
Collabora con l’INDA dove partecipa a diverse produzioni (Baccanti, Prometeo Incatenato, Le Rane, Edipo a Colono, Aiace, Edipo Re). Firma una Lisistrata nella stagione del teatro Greco di Siracusa e Antigone con gli allievi dell’ADDA.
Porta avanti un percorso artistico con la Fondazione TPE Stabile di Innovazione a Torino, dove ha firmato tra gli altri spettacoli come Zia Vanja, Woyzeck, Tre Sorelle e l’VII puntata dei Tre Moschettieri.
Con la Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani ha firmato Dante tra le fiamme e le stelle, coprodotto dal Teatro Stabile di Torino, La guerra del Soldato Pace e La caverna delle meraviglie, primo dei tre capitoli della Trilogia dedicata a La Repubblica di Platone.
Ha lavorato in Francia, Russia, Cina e soprattutto in Spagna dove ha firmato diverse regie per il teatro pubblico Teatres de la Generalitat Valenciana, il CRC e Purnateatre.
Contemporaneamente si dedica all’insegnamento e alla formazione degli attori, collaborando tra gli altri con l’Accademia dell’INDA, la Scuola del Piccolo Teatro di Milano, l’Accademia dei Filodrammatici di Milano, il Politecnico di Milano e l’Università degli Studi di Milano. All’estero ha tenuto stage presso la Shanghai Theater Academy in Cina, la ENSAT de Lion, l’Istitut del Teatre de Barcelona, ESAD de Valencia, la Escuela del Actor a Valencia, National Theatre of Northern Greece.
Dal 2016 al 2022 è Direttore Artistico del festival Astiteatro.
Attualmente è Direttore Artistico della Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani di Torino.

Federica Parolini
Studia scenografia all’Accademia di belle arti di Brera dove si laurea nel 2007.
Debutta nel 2006 al Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano con Francesco Micheli e da allora a oggi collabora con lui a diversi progetti. Firma le scene de La Traviata, Il Trovatore, Rigoletto e Candide per il Maggio Musicale Fiorentino; Alice nel paese delle meraviglie e Bianco Rosso Verdi per il Teatro Massimo di Palermo; Silvano Sylvano, di Sylvano Bussotti per l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e Li puntigli delle donne per il Festival Pergolesi Spontini. Per Biennale Musica a Venezia cura l’allestimento degli spettacoli iniziale e conclusivo, Don Giovanni e l’Uom di sasso ed Exit.
Parallelamente, dal 2012, lavora con Leo Muscato per il quale disegna le scene di: Agnese per il Teatro Regio di Torino, Un ballo in maschera per Malmö Opera e il Teatro di San Carlo di Napoli, As you like it per lo Stabile di Torino; Rigoletto per l’Opera di Roma; Les dialogues des carmélites per il Petruzzelli di Bari; I Masnadieri per il Festival Verdi di Parma; La bohème al Macerata Opera Festival; Enron per il Tetro Due di Parma.
Dal 2016 collabora anche con i Teatrialchemici, curando le scene di Cavalleria Rusticana, Pagliacci e Un mari à la porte per il Maggio Musicale Fiorentino e il Carlo Felice di Genova; Norma per il Macerata Opera Festival.
Inoltre ha disegnato le scene di Elisir d’Amore per la regia di Fredrick Wake Walkers, La Traviata, con la regia di Alice Rohrwacher; per la Kammeroper, Theater an der Wien, ha progettato scene e costumi dell’Orlando di Händel per la regia di Stefania Panighini.
Nel 2019 firma le scene dello spettacolo Il Problema di Paola Fresa per la regia collettiva di Nunzia Antonino, Michele Cipriani, Franco Ferrante, Paola Fresa (attori) e Christian Di Domenico (occhio esterno alla messinscena).
Nel 2020 vince il Premio “Franco Abbiati” nella categoria “Migliori scene” per Agnese di Ferdinando Paër, prodotta dal Teatro Regio di Torino.
Nel 2023 firma le scene del Prometeo per la stagione dell’Inda di Siracusa e de Il Barbiere di Siviglia e Le zite ngalera al Teatro La Scala di Milano, entrambi per la regia di Leo Muscato.

Paolo Casati
Inizia la sua carriera professionale nell’ambito della Lirica, lavorando dal 2001 al 2005 come elettricista, capo-elettricista e disegnatore luci presso la Fondazione Arturo Toscanini di Parma.
Dal 2002 al 2008 collabora a diverse produzioni del Teatro dei Filodrammatici di Milano come datore luci (Erodiadi di Giovanni Testori, con Milvia Marigliano per la regia di Cristina Pezzoli; Sud, di e con Maddalena Crippa, regia Letizia Quintavalla; tournée teatrale di Enzo Jannacci; tournée dello spettacolo Polli d'Allevamento di Gaber e Luporini, con Giulio Casale) e direttore di scena (Al Moulin Rouge con Toulose Lautrec, di S. Negri, con Carlo Delle Piane, regia Walter Manfré).
Dal 2001 al 2008 è coordinatore tecnico e fonico di sei edizioni del Festival Jazz “Ah Um” – Cjam presso teatro dell’Arte e Teatro Edi.
Nella stagione 2007/2008 è disegnatore luci e datore per la tournée dello spettacolo di teatro canzone “Formidabili quegli Anni”, dall' omonimo testo di M. Capanna, con Giulio Casale e Cialdo Capelli (debutto presso il teatro Strehler di Milano nell'aprile 2008).
Dal 2007 al 2010 per due stagioni è responsabile tecnico del Festival di danza contemporanea “Exister” e della manifestazione “Notturni” in ville e parchi della Brianza.
Dal 2009 collabora con la compagnia Teatro delle Moire come disegnatore luci (performance teatrale Bye, Bye, Baby), e come responsabile tecnico, elettricista e fonico (Festival di danza e arti performative Danae).
Tra luglio 2008 e gennaio 2009 è fonico di ripresa per la registrazione delle musiche del compositore Emanuele Casale (cd in uscita nel 2010 per Ricordi-Stradivari).
Dal 2009 collabora come disegnatore luci con l’autore e regista Sergio Pierattini (La Battaglia di Magenta, Il Gregario).
Nella stagione 2009/2010 e fonico e responsabile tecnico della tournée dello spettacolo Il popolo non ha il pane? Diamogli le brioche di Filippo Timi e Stefania De Santis.
Nel 2011 firma le luci dello spettacolo Fedra’s love di Sarah Kane per la regia di Milvia Marigliano e di TRE di Paola Fresa.
Nel 2012 cura il coordinamento tecnico dello spettacolo La madre di Mimmo Borrelli presso il Teatro dell’Arte di Milano.
Dal 2015 collabora come disegnatore luci datore e fonico negli spettacoli dell’autrice e attrice Rita Pelusio (Eva, diari di una costola; Tragic Comic Heroes; Appunti G; Urlando Furiosa; Papageno, Papagena; Toponomastica).
Nel 2016 cura la direzione tecnica dell’allestimento di Go, Go, Go per regia di Alexander Sokurov, presso Teatro Olimpico di Vicenza e Teatro dell'Arte di Milano.
Dal 2017 cura l’allestimento delle opere multimediali: “H is for horse” di Saskia Boddeke e Peter Greenaway (Ex museo civico di Spoleto, Museo di Arte Contemporanea di Torun in Polonia); Happy death di Peter Greenaway e Saskia Boddeke (Museo Archeologico Multimediale di Ercolano).
Nel 2018 collabora con il Teatro Franco Parenti di Milano come fonico e datore luci (L’uomo Seme con Sonia Bergamasco) e come disegnatore luci (Marjorie Prime e Costellazioni regia di Raf Tobia Voghel). Nello stesso anno lavora come direttore tecnico e disegnatore luci del festival “Contaminafro” (produzione Ponderosa-StudioAzzurro-Triennale Teatro dell'Arte).
Dal 2018 collabora con Davide Enia (L’Abisso, riallestimento di maggio ’43 e Italia-Brasile 3 a 2) e con il Teatro dei Gordi (Visite e Pandora che debutta alla Biennale di Venezia).
Nel 2019 firma le luci dello spettacolo Il Problema di Paola Fresa.
Nella stagione 2021-2022 è direttore degli allestimenti presso il Teatro Franco Parenti di Milano. Nel 2022 firma le luci de Il soldato Pace di Emiliano Bronzino e di “Infinito Nero” di S.Sciarrino, regia D.Santi, presso teatro antico di Segesta.
Attualmente è direttore tecnico del Teatro Civico Robeeto de Silva del Comune di Rho.

Ornella Matranga
Si laurea nel 2018 all'Università degli studi di Palermo alla triennale di lettere moderne con una tesi di ricerca antropologica e teatrale sui parallelismi tra corrida in Spagna e teatro.
Si diploma nel 2021 all'Accademia D'arte del Dramma Antico di Siracusa. Lavora come assistente alla regia al Teatro Greco di Siracusa, al TRG di Torino e al Teatro Stabile di Torino al fianco di registi come A. Calenda, la Fura dels Baus e E. Bronzino.
Nel 2019 è tra gli ideatori e organizzatori di Ortyx Drama Festival e realizza la sua prima regia La stagione dell'Harmattan non è ancora finita da C. N. Adichie; nel 2020 mette in scena insieme a Nicola Morucci Costellazioni di Nick Payne al Teatro dei Pupi di Siracusa. Firma la regia della prima produzione di V.A.N. Verso Altre Narrazioni, Fiaba d'Inverno ed è interprete nella regia collettiva V.A.N da Plauto I Menecmi - come l'ottone e l’oro.
Nel dicembre 2022 è stata tra i registi finalisti del Festival Fantasio.

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