Residenza 36
Michela Aiello
DIALOGHI / RESIDENZE DELLE ARTI PERFORMATIVE A VILLA MANIN
Villa Manin, Spazio Residenze
3 - 17 giugno 2024
MICHELA AIELLO (Italia)
Prayer [for Quiet]
Equipe in Residenza
Michela Aiello, marionettista
Jacopo Dell'Abate, compositore musiche e sound designer
Raffaella Vitiello, creazione luci
Fabrizio Montecchi, collaborazione artistica per la parte di teatro d'ombre
vincitore del Progetto CURA 2024 - in attraversamento con DRACMA Centro Sperimentale d'Arti Sceniche (Polistena, RC)
Residenza aperta al pubblico
17 giugno 2024 ore 18.00
Villa Manin, Spazio Residenze
ingresso libero con prenotazione consigliata all'indirizzo email residenzevillamanin@cssudine.it
Prayer [for Quiet] è il progetto di ricerca sviluppato a Dialoghi dalla marionettista, performer e pedagoga teatrale Michela Aiello. In bilico tra teatro di figura e performance, questo studio creativo ha come centro il rapporto marionetta - marionettista svelandolo nel bianco di uno spazio contemporaneo.
Nato come omaggio al danzatore di butô Kazuo Ono, che iniziò a danzare a 51 anni e non smise fino alla sua morte a 101, è diventato - nel corso delle diverse tappe di residenze - un lavoro che si interroga anche sul Sacro, sul senso di quello che ci mette in relazione con l'inizio e con la fine della vita, sulle possibilità di essere generative e sulla necessità del distacco. Centrale è la relazione tra la marionetta, K., e il suo doppio, la marionettista, un rapporto di interdipendenza che rimanda al legame madre - figlio. L’effetto combinato della manipolazione a vista crea uno sdoppiamento, una drammaturgia complessa in cui si mischiano inquietudini e fantasmi.
Prayer [for Quiet] è una preghiera alla calma, alla lentezza dei movimenti, alla fragilità. Ispirandosi alle Pantomime fotografate da Daido Moriyama, Fabrizio Montecchi attinge alla sua maestria nel teatro d’ombre contemporaneo per cercare di creare assieme a Michela Aiello un’atmosfera e un mondo onirico. Assieme a loro in equipe, Jacopo Dell’Abate sperimenta un ambiente sonoro “live” grazie all’utilizzo di un microfono nascosto nel corpo della marionetta e un altro a disposizione del sound designer per “ascoltare l’anima della marionetta, i suoi sentimenti e i pensieri più nascosti”.
“Il perno attorno a cui ruota la nostra ricerca è il rapporto tra la marionetta, K., e il suo doppio, la marionettista, in un continuo gioco di specchi simbolici. Proprio al principio di questo lavoro con la marionetta ibrida, nata nel 2016 in un workshop con Natacha Belova, ho iniziato a leggere i Karamazov, e il tema della dualità è subito diventato un leitmotiv […].
La danza butô è una forma di danza contemporanea creata alla fine degli anni ‘50 da Tatsumi Hijikata, anche chiamata Ankoku butô , danza delle tenebre. È una danza contemporanea nel senso agambeniano del termine, se contemporaneo è per l'appunto: "colui che tiene fisso lo sguardo nel suo tempo, per percepirne non le luci, ma il buio." La danza delle tenebre porta con sé una rivoluzione estetica, il butô è la fragilità, la malattia, il corpo decadente, la morte, l'eros. Parla di corpi morti e di corpi animati. Il corpo morto, negato, è per Kazuo Ono il primo fine da raggiungere per far sì che l'emozione in esso coltivata possa esprimersi liberamente, senza essere costretta a seguire le logiche coercitive imposte dal corpo vivente, il corpo sociale: l'anima deve poter manovrare il corpo come un burattinaio manovra una marionetta.
Prayer [for Quiet] non è uno spettacolo di danza butô, e io non mi definisco una buto-ka. Parto dalla danza butô per pormi delle questioni performative con una marionetta. Del butô assumo la radicalità delle scelte, la non-danza, una percezione alterata ed extra-quotidiana dello scorrere del tempo, il creare dei paesaggi interiori attraverso il corpo (i corpi). Come scrive la coreografa Frances Barbe: "l'oggetto trasformato del corpo butô cerca di scappare alla banalità del quotidiano e punta al dominio della poesia (associazione e metafora)". Michela Aiello
Michela Aiello, marionettista, performer e pedagoga teatrale. A Barcellona, dove si avvicina al mondo della figura, si forma come marionettista nel Taller de Pepe Otal e diventa parte integrante del collettivo artistico dell'atelier. Partecipa al Projecto Funicular a Lisbona, avendo come insegnanti Fabrizio Montecchi, Nicole Mossoux, Rene Baker, Agnés Limbos, Natacha Belova e Yngvild Aspeli. Dal 2021 è artista associata de La Batysse, lieu dédié aux arts de la Marionnette, a Pélussin in Francia.
Jacopo Ruben Dell'Abate, sound designer, musicista e formatore. Ha lavorato come fonico di sala per diversi artisti della scena musicale come Gazzelle, Fedez, Giovanni Truppi, Lucio Leoni. Per il teatro lavora come fonico audio per Hubert Westkemper e per Fabiana Iacozzilli. Si occupa della gestione tecnica e di formazione all' A.P. - Accademia Popolare Antimafia e per il Teatro Biblioteca Quarticciolo.
Fabrizio Montecchi, regista e scenografo. Dal 1977 al 2022 è stato collaboratore stabile di Teatro Gioco Vita, con il quale ha lavorato alla crescita e allo sviluppo di un’esperienza, unica nel suo genere, di teatro d’ombre contemporaneo. Il suo primo spettacolo come regista è del 1985 e da allora ha diretto, per teatri e compagnie in tutto il mondo, più di 55 spettacoli. Dal 1993 svolge un’intensa un’attività internazionale d’insegnamento e di diffusione del teatro d’ombre. Dal 2000 è docente presso École Nationale Supérieure des Arts de la Marionnette di Charleville-Mézières e dal 2019 è direttore pedagogico di ANIMATERIA. Ha collaborato tra gli altri con: Huriaruuth Dance Company e Vireä Omena di Helsinki, Fondazione Teatro Comunale di Modena, Scuola dell’opera italiana Teatro Comunale di Bologna, Białistocki Teatr Lalek; Children’s Theatre Company di Minneapolis; Dockteatern Tittut di Stockholm; Aterballetto Fondazione Nazionale della Danza di Reggio Emilia, Stuttgart Ballet, Visibile Fictions di Glasgow, Artemis Danza di Parma, Opéra de Dijon.
Raffaella Vitiello, dopo una formazione in tecniche teatrali, si avvicina al mestiere di tecnico luci che consolida negli anni grazie alla lunga esperienza in “service” luci come Art Sound e nell’Off teatrale romano. Collabora con Short Theatre dal 2006. Segue tre edizioni del festival Pucciniano a Torre del Lago, due edizioni del festival di Todi e nel 2015 RGB festival come ideatrice e artista. Da sempre, con l’intento di ampliare la propria conoscenza delle tecniche del teatro, alterna tournée teatrali, eventi musicali live, riprese televisive e collaborazioni con registi quali Marcello Cotugno, Veronica Cruciani, Fabiana Iacozzilli. Dal 2016 collabora col Teatro Biblioteca Quarticciolo in veste di direttore tecnico.