Teatro Partecipato 1990 - 2012
Teatro Partecipato
Le nostre esperienze di teatro partecipato
1990 - 2012
L’esperienza del Teatro Partecipato è una costante della progettualità del CSS.
In oltre vent’anni abbiamo aperto di frequente i nostri cantieri di produzione alla cittadinanza, a gruppi di spettatori e a particolari comunità (giovani e studenti, associazioni culturali, detenuti, dipartimenti di salute mentale, over 65), a partecipanti a laboratori artistici, fatto incontrare professionisti e appassionati di teatro contemporaneo, fatto crescere consapevolezze e partecipazioni attive fra i tanti pubblici che si avvicinano alla nostra proposta culturale.
Sulla base di questa lunga consuetudine con questa pratica, siamo sempre a disposizione dei teatri e delle realtà culturali italiane ed europee per ideare, organizzare e realizzare progetti in cui l’esperienza artistica del teatro partecipato possa scaturire da comunità, territori, associazioni strutturate come da incontri imprevedibili e spontanei.
1990 – 2012
I primi progetti si avviano all’inizio degli anni Novanta, dall’incontro con l’opera scritta di Giuliano Scabia e la messa in scena di Fantastica visione con la regia di Alessandro Marinuzzi, che coinvolge tre attori e una ventina di giovani partecipanti a un laboratorio di produzione.
Nel 1994 Alessio Boni, Luigi Lo Cascio, Pietro Faiella, Sandra Toffolatti e Rita Maffei hanno guidato per 6 mesi un gruppo di 52 cittadini e 13 attori nella realizzazione de Il labirinto di Orfeo, spettacolo sensoriale per uno spettatore alla volta che ha replicato per 80 sere per 20 spettatori a sera con 8 diverse formazioni.
Ancora nel 1995 Luigi Lo Cascio ha diretto il progetto Verso Tebe, di cui firmava testo e regia e a cui, oltre agli attori, hanno partecipato anche un gruppo di cittadini coinvolti nel laboratorio di creazione.
Nel 1999 il primo “progetto cantiere” di promozione e formazione teatrale è nato con il sostegno dell’Ente Teatrale Italiano ed è stato curato da Rita Maffei con la collaborazione del musicista U.T. Gandhi e della coreografa africana Irène Tassembedo. La resurrezione rossa e bianca di Romeo e Giulietta per il Progetto “Killing Shakespeare” ha coinvolto un centinaio di partecipanti ai laboratori di teatro, percussioni e danza e 69 persone in scena per lo spettacolo finale, oltre alla compagnia degli attori professionisti.
Dal 2002 al 2007, L’Impasto Comunità Teatrale Nomade di Alessandro Berti e Michela Lucenti hanno curato, per il CSS, la Scuola Popolare di Teatro che ha coinvolto, anche nel progetto ArteSocietàFollia, un gran numero di cittadini in laboratori permanenti e creazioni, rivitalizzando con la loro presenza e il coinvolgimento della città gli spazi dell’Ex ospedale psichiatrico di Udine, a Sant’Osvaldo.