Udine | Teatro Palamostre
16 marzo 1996
18 marzo 1996

Tangueros

Tangueros significa interpreti di tango, ma ancor prima di essere ballerini, musicisti e cantanti, i tangueros sono coloro che appartengono al tango.

locandina
anno
1996
regia
Alejandro Aquino, Mariachiara Michieli e Marco Castellani
interpreti
ballerini
Alejandro Aquino e Mariachiara Michieli, Esteban Moreno e Clausia Codega, Miguel Gariel e Adriana Pequeño

Orquesta Color Tango
Roberto Alvarez (bandoneòn), Horacio Romo (bandoneòn), Fernando Rodriguez (violino), Josè Votti (violino), Cristian Zarate (violino), Gustavo Hunt (tastiere), Amilcar Tolosa (contrabbasso)
scene/luci
luci Alessandro Beltrame
musiche
direzione musicale Roberto Alvarez
arrangiamenti originali dell'orchestra Color Tango
e...
coreografie Alejandro Aquino
costumi Mariachiara Michieli

Tangueros significa interpreti di tango, ma ancor prima di essere ballerini, musicisti e cantanti, i tangueros sono coloro che appartengono al tango. E il tango appartiene a loro. Se il tango delle origini si confrontava più con l'epica che con le muse, se il tango classico era un enorme fenomeno popolare che contava nella sola Buenos Aires mille orchestre e innumerevoli tangueros, il tango di oggi vive in esclusive e inaccessibili milongas dove una casta di tangueros ne perpetua il rito e la magia: mondo notturno e totalizzante in cui i controversi confini tra arte e vita si fanno indistinguibili. Si parla naturalmente di Tango autentico e di Tangueros in uno spettacolo senza scenografie e senza trama: semplicemente un melodramma in tre minuti svincolato dalla cronaca e da sempre vicino all'essenza umana piena di grovigli, di sentimenti e di passioni che non cambiano mai. Solamente la terribile semplicità e immediatezza dell'espressione fisica di sentimenti eterni...
Il tango è dentro i ballerini, nel loro affiatamento, nella loro intimità. Non hanno bisogno di un pretesto o una storia per ballarlo. L'originalità della compagnia consiste proprio in questo costante ispirarsi alla continua quotidianità del tango, in questo voler stare vicini alla forza vitale e creativa degli innumerevoli anonimi ballerini popolari che ne hanno incarnato la leggenda, a questa partecipazione commossa a un sentimento e a una comunità. Niente orpelli e sofisticazioni, quindi, niente sketches oleografici, nessuna concessione didascalica: solo tango autentico, nudo e crudo, fatto di carne e sangue, di sensualità e poesia e, soprattutto, così come viene sentito e ballato ancora oggi a Buenos Aires.

... equilibratissimo, elegante, perfetto: sei strumentisti, sei ballerini ... e che fiato per loro infaticabili e per noi spettatori ammaliati dal tango. Danza della coppia, i ballerini ... tracciano al suolo e nell'aria geroglifici di piacere, di flessuosità e di abbandoni... che hanno l'incisività, la prepotenza di una conversazione d'amore... Queste cose le hanno espresse tutte i ballerini di Tangueros con le loro gambe sinuose e insinuanti, i piedi nervosi, i corpi allacciati con gli sguardi torvi degli uomini, e le risposte morbide delle donne, una delle danze nelle quali la virilità esplode in tutta la sua fierezza e il virtuosismo, questo sì eccellente, si fa concreta emotività visiva del movimento.

Alberto Testa, La Repubblica

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