Udine | Teatro S. Giorgio
20 marzo
Alla meta
Teatrino Giullare, giovane compagnia bolognese attiva dalla metà degli anni Novanta, presenterà uno dei testi più complessi di Thomas Bernhard in un felice tradimento del testo che rafforza la causticità dell'originale.
locandinacon il sostegno della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Bologna e del Comune di Bologna
Progetto Premio Speciale Ubu
Al termine dello spettacolo la compagnia incontrerà il pubblico.
Conduce il prof. Luigi Reitani
Qui tutto si muove in modo innaturale
che è poi la cosa più naturale del mondo.
Thomas Bernhard
Teatrino Giullare si confronta con il delirio verbale di Thomas Bernhard e la vertiginosa profondità della sua scrittura. L’umanità alterata dei personaggi di Bernhard si incontra felicemente con la poetica di questa compagnia che ha fatto del rapporto tra umano ed artificio il proprio terreno di ricerca. La messa in scena esalta, con soluzioni sceniche sorprendenti, il ritmo e la natura fascinosamente ambigua della pièce.
Una madre poco umana ed una figlia rigida preparano la loro consueta partenza per il mare; tra vecchi vestiti e vecchi ricordi, aleggia l’agitazione per l’imminente arrivo del nuovo e quasi sconosciuto compagno di viaggio.
Il rituale del fare e disfare le valige e la sensazione angosciosa di raggiungere una meta che già sappiamo essere deludente sono raccontate da un grande autore spigoloso cinico lucidissimo controverso divertente e cupo.
Lo spettacolo è inserito in un progetto della compagnia sull’artificio in scena che investe il teatro di Beckett, Bernhard e Koltés per il quale il Teatrino Giullare ha vinto uno speciale Premio Ubu “per la profondità d’interpretazione dei classici contemporanei”.
www.teatrinogiullare.it/allameta.htm
Un lavoro molto suggestivo […] Ai due attori oltre all’ingegno non manca il coraggio.
Renato Palazzi, Il Sole 24 ore
Avvincente. La forza della prosa di Thomas Bernhard misteriosamente si impone.
Masolino D’Amico, La Stampa
Squisita esecuzione. Raramente il teatro italiano è stato in grado di rendere Bernhard in modo così esatto, e nello stesso tempo, proprio per rendergli giustizia, così velenoso.
Giulio Frafuso, Close up
Altissima la cura dell’immagine e la qualità dell’esecuzione.
Renato Palazzi, Delteatro
Un piccolo gioiello. […] Notevole coraggio drammaturgico. […]Quel che viene tolto alla parola riemerge con prepotenza, oltre che dal felice connubio attori-pupazzi, dai colori cupi, dalle voci distorte, dall’atmosfera da incubo.
Claudia Cannella, Corriere della Sera
Un felice “tradimento” che conserva tutto il perfido umorismo dell’originale.
Sara Chiappori, La Repubblica
Da vedere, e da riflettere.
Luca Vido, Il Giorno
Visivamente straniante, rigoroso, avvincente.
Piergiorgio Nosari, L’Eco di Bergamo