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Made in Italy

Uscito vincitore dalla “scuderia” giovane del Premio Scenario 2007, Made in Italy racconta in modo ironico e dissacrante le contraddizioni del nostro tempo a partire dai discorsi sentiti al bar, per strada, in pizzeria.

locandina
anno
2008
testo
Valeria Raimondi e Enrico Castellani
cura Valeria Raimondi
parole Enrico Castellani
interpreti
Valeria Raimondi e Enrico Castellani
scene/luci
luci e audio Marco Spagnoli e Luca Scotton
scene Gianni Volpe
e...
costumi Franca Piccoli
movimenti di scena Giovanni Marocco Spagnoli e Ilaria Dalle Donne
produzione
Babilonia Teatri/Operaestate Festival Veneto
spettacolo vincitore del Premio Scenario 2007

Uscito vincitore dalla “scuderia” giovane del Premio Scenario 2007, Made in italy  - della neo-formazione veronese Babilonia Teatri - racconta in modo ironico e dissacrante le contraddizioni del nostro tempo a partire dai discorsi sentiti al bar, per strada, in pizzeria. In forma di catalogo – per accumulo, in continue ed efficaci variazioni sul tema che fanno esplodere il riso nella percezione del non senso - lo spettacolo riflette un Nord Est fabbrica di pregiudizi, volgarità e ipocrisia, luoghi comuni sciorinati come litanie, produttore di modelli familiari ispirati al presepe ma pervasi da idoli mediatici, intolleranza, fanatismo. Un teatro pop, carico di input e di immagini, sovrabbondante di suggestioni, ma privo di soluzioni.

... un ritratto spietato delle "sacrosante" manifestazioni del tifo calcistico e delle telecronache enfatiche e patriottarde, normalmente rese impercettibili dalla generale assuefazione. Un lavoro dove si infrangono con sagacia e leggerezza tabù e divieti, per rilanciare anche il teatro oltre gli schemi e i conformismi
(dalla motivazione del Premio Scenario 2007)

Al termine dello spettacolo la compagnia incontrerà il pubblico

Nel descrivere personaggi e tipi umani che appartengono al nostro presente e che incontriamo quotidianamente nel nostro Nord Est che nutre la sua aggressività di ignoranza e pregiudizio, la compagnia adotta in questo spettacolo,  in maniera “mimetica” ma senza nessuna adesione e condivisione morale,  un linguaggio esplicito che potrebbe in alcuni momenti  irritare la sensibilità del pubblico.