Udine | Teatro Palamostre
1 dicembre 2006 ore 21:00
Un respiro
Virgilio Sieni scandisce in un mosaico di frammenti una possibile traduzione disegnata con il corpo di Respiro, micro testo teatrale di Samuel Beckett che condensa in una sola pagina l’indicibile eternità di un respiro.
locandinamusiche di Hisaishi, Penderecki, Feldman
tecnico luci e suono Vincenzo Alterini
direzione tecnica Lorenzo Pazzagli
costumi Giulia Pecorari
Virgilio Sieni scandisce in un mosaico di frammenti una possibile traduzione disegnata con il corpo di Respiro, micro testo teatrale di Samuel Beckett che condensa in una sola pagina l’indicibile eternità di un respiro. Un’opera estrema, senza attori, senza copione, della durata di pochi secondi. Leggenda vuole che Beckett la consegnasse al suo committente, Kenneth Tynon, scritta sul retro di una cartolina. E’ lì che si trova questo dramma scritto solo con indicazioni dell’autore, senza battute. Un solo respiro dischiude l’immagine abbacinante di oggetti e rifiuti cosparsi sulla scena. Un grido. Un vagito, indica Beckett. Una lenta inspirazione. Una lenta espirazione. Di nuovo il vagito. Fine.
Sotto le luminose pulsazioni ritmiche di un grande lampadario – opera d’arte, Un respiro coinvolge due danzatrici impegnate a tradurre 60 respiri in serie di altrettanti gesti differenti. Una collezione di gesti che si animano e si esauriscono come i due tempi di ogni respiro, nell’arco di 45 secondi. Sessanta parole di un vocabolario fatto di corpi che si fanno attraversare dall’aria e con il quale si può parlare della natura umana.