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Udine | Teatro Zanon
31 gennaio 2002 ore  21:00
2 febbraio 2002 ore  21:00

Peteano, una fiaba friulana

La strage di Peteano raccontata dallo scrittore e poeta Alberto Garlini in occasione del trentennale, e portata in scena dal Teatrino del Rifo con la regia di Giorgio Monte.

locandina
anno
2002
testo
di Alberto Garlini
da un'idea di Teatrino del Rifo, Alberto Garlini, Sandro Comini
regia
Giorgio Monte
interpreti
Giorgio Monte, Manuel Buttus, Gigi Del Ponte
musiche
musiche originali U.T. Gandhi
produzione
Teatrino del Rifo
con il sostegno del CSS Teatro stabile di innovazione

La strage di Peteano è un episodio di quella strategia della tensione che ha condizionato la vita italiana per più di vent'anni. Morirono tre carabinieri, le indagini furono depistate e, come sempre, non si trovarono i colpevoli. Almeno fino a quando un giudice testardo, Felice Casson, non ebbe raccolto la spontanea confessione di colpevolezza di un terrorista nero piuttosto fuori dalle righe. Quella testimonianza diede spazio a inquietanti ipotesi, luci e ombre si proiettarono su parecchi decenni di storia della Repubblica italiana, su un senso deviato di intendere e fare politica. Le indagini di Casson portarono allo scoperto l'esistenza di Gladio, una struttura agli ordini dei servizi italiani e della Cia, che aveva agito per quarant'anni, al di là di ogni controllo istituzionale, nell'ombra, segretamente. La scoperta aprì la più grave crisi politico-istituzionale nel nostro Paese, e coi suoi mille segreti, mise fine in Italia alla prima Repubblica. Peteano, una fiaba friulana raccontata dallo scrittore e poeta Alberto Garlini in occasione del trentennale, e portata in scena dal Teatrino del Rifo con la regia di Giorgio Monte, assomiglia a una traccia di partenza. Da là è possibile far cominciare il viaggio dentro la lunga notte della Repubblica, S osservare il sotterraneo che affiora, seguire le sue logiche, le sue zone d'ombra. Peteano è una nota segreta di fondo, un incipit oscuro che sottolinea il bisogno -oggi più che mai vivo- di conoscenza e di coscienza storica.

Percorrere a ritroso gli avvenimenti di questa fiaba friulana, dalla crisi del 1990, più su, passando per Peteano, e arrivando a Porzus, madre di tutte le stragi, primo momento di una lunga e oscura lotta civile. Convinti che una strage è sempre una festa del potere, l'uccisione rituale che conferma le gerarchie, e riaffratella i potenti, ma anche i meno potenti, nel segreto.

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