Quattro vite al tramonto si muovono tra le tombe di un simbolico cimitero, in quel luogo dove la vita si sente più vera, necessaria e piena di dolcezza. Due coppie, parlano d'amore, oltre la morte.
Premio Ubu 2016 come "miglior novità italiana e progetto drammaturgico", "miglior allestimento scenico", nomination come “miglior spettacolo dell’anno”, Amore è l'ultima emozionante e anticonvenzionale commedia firmata da uno dei maggiori drammaturghi italiani contemporanei Spiro Scimone e diretta dal regista Francesco Sframeli, entrambi anche attori in scena.
Nata nel 1994 dalla collaborazione fra i due artisti siciliani, la Compagnia Scimone Sframeli approda nuovamente, sabato 11 marzo (ore 21) al Teatro S. Giorgio per la Stagione Teatro Contatto 35 del CSS Teatro stabile di innovazione FVG, che li ha visti ospiti in numerose occasioni a cominciare dal loro folgorante esordio nazionale all’inizio degli anni ’90 e che li accolse in Friuli vincitori con La festa del prestigioso Premio Candoni Arta Terme nel 1997.
E ora tornano, forti dei numerosi successi e riconoscimenti internazionali, con uno spettacolo definito dalla critica al suo debutto “un piccolo grande capolavoro”. E per approfondire le potenti tematiche affrontate nella commedia, al termine dello spettacolo la Compagnia incontrerà il pubblico.
Quattro figure, interpretate, oltre che da Scimone e Sframeli, da Gianluca Cesale e Giulia Weber (che segna la prima volta di un’attrice donna nel loro teatro) si scrutano e si spiano tra le tombe di un cimitero senza tempo, forse nell’ultimo giorno di vita. Protagoniste della pièce sono infatti due coppie: il vecchietto e la vecchietta, il comandante e il pompiere. I primi, moglie e marito, alle prese con i ricordi, con i desideri irrefrenabili e le inadeguatezze dell’età, i secondi travolti dalla memoria della loro passione vissuta clandestinamente. Con Amore, l’ottava commedia scritta da Scimone, la quarta messa in scena con la regia di Sframeli, il drammaturgo siciliano prosegue il suo percorso di scrittura ai bordi dell'umanità, all'interno di non luoghi, dove i personaggi non hanno nome e sono "tutti vecchietti". La scenografia è disegnata dall’artista Lino Fiorito al suo secondo Premio Ubu dopo quello per lo spettacolo Giù sempre di Scimone/Sframeli e il disegno luci è di Beatrice Ficalbi .
Dialoghi quotidiani e surreali, ritmi serrati che intercettano relazioni, attenzioni e richieste fisiche che celano necessità, sul limite tra la verità e la tragedia del quotidiano.
“Quando scrivo – afferma Scimone – cerco di immaginare a quali corpi e movimenti saranno destinate quelle parole. Non inseguo le facili provocazioni, ma solo il teatro, nella sua verità e semplicità, attraverso un fondamentale lavoro di squadra”.
A sua volta, Francesco Sframeli esalta “la leggerezza e il lavoro incessante come attore, nello scambio con gli altri tre interpreti, attraverso i quali si mette in scena la vita e la morte. Infatti più che un regista mi sento un ‘distillatore’. Il teatro è come fare l’amore: se doni te stesso totalmente, è un’esperienza bellissima”.
“Queste due coppie sono vicine alla morte, ma con leggerezza infantile parlano di quello che hanno provato da giovani e di ciò che forse non è ancora perduto. Alla fine di tutto, il senso della vita si può trovare solo nell’amore. L’Amore è una condizione estrema, forse eterna” dichiara l’autore Scimone.
Teatro Contatto 35, è realizzata con il sostegno di MiBACT – Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Comune di Udine e la partecipazione di Fondazione Friuli, con il sostegno di Amga Energia & Servizi società del Gruppo Hera Comm e Banca di Udine
Informazioni e prevendite: Udine, biglietteria Teatro Palamostre, piazzale Paolo Diacono 21, dal martedì al sabato, ore 17.30-19.30, t. 0432.506925, biglietteria@cssudine.it - www.cssudine.it online: vivaticket