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Residency 42 - Barbara Berti

DIALOGHI / RESIDENZE DELLE ARTI PERFORMATIVE A VILLA MANIN

Residenza 42
Villa Manin, Spazio Residenze
25 gennaio - 9 febbraio 2021
Residenza a distanza da Berlino, con tutoraggio in streaming
BARBARA BERTI (IT, DE)
Space

Barbara Berti - golden_1.jpg
Equipe in Residenza
Barbara Berti, concept, coreografa e performer
Rocio Marano, danzatrice e performer
Simon Rose, suono e drammaturgia
tutor, Rita Maffei, co-direttrice artistica CSS

“L’eccessivo aumento del rendimento causa l’infarto dell’anima”.
Byung-Chul Han

Space è un'indagine sul concetto di limite e limitazione sviluppata dalla danzatrice e performer Barbara Berti.
Nella sua idea di performance, Berti vuole far affiorare a livello cosciente alcune delle limitazioni fisiche e mentali che ci attraversano. Limitazioni dovute a restrizioni esterne o interne, incluse naturalmente le strutture e le regole sociali e morali che abbiamo incorporato.
Come afferma il filosofo coreano Byung-Chul Han, il teorico della “società della stanchezza”, ciò che il mondo contemporaneo occidentale intende per limite è spesso il risultato normativo e psicologico dell'incapacità di accogliere l'Altro.

“Nella performance, esploriamo quel determinato stato di presenza che possiamo sperimentare nel passaggio tra la veglia e il sonno, come uno stato che può fluire e trasferirsi nella vita quotidiana al nostro risveglio.
Inoltre indaghiamo e riflettiamo su tre modi di esistere che invece potremmo scegliere per la nostra vita: godersi le cose belle, creare cose belle per gli altri, oppure vivere una vita contemplativa.
Come possiamo integrare queste tre forme nella nostra esistenza umana?
Nel mondo in cui viviamo, che tipo di azioni collettive potrebbero essere la conseguenza di questa integrazione?
Come si incontrano gli altri all'interno di questa integrazione?
La ricerca e la performance mirano a esplorare queste domande, insieme al pubblico, incontrando il pubblico, nella comunicazione somatica verbale e non verbale.”
Barbara Berti

Barbara Berti è danzatrice e coreografa. Nasce a Bologna e lavora tra Italia e Berlino. Dopo una formazione come graphic designer, si avvicina alle arti performative collaborando con performer e danzatori come Judith Seng, Tino Sehgal, Gabi Schilling e Isabelle Schad. Contestualmente sviluppa una propria dimensione autoriale nella danza contemporanea, elaborata in un personale linguaggio coreografico grazie al contributo di discipline ibride quali instant composition, body-mind centering, meditazione e contact improvisation. Nel 2014 crea il suo assolo I am a shape, in a shape, doing a shape" per il festival 100° Berlino, presentato anche in Italia.
Nel 2017 vince exquo il Premio 'Scenario Premio' con bau#2, dalla serie “Bau – Coreografia del pensare”.

CSS Teatro stabile di innovazione del FVG
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