VajontS 23
Azione corale di teatro civile

locandina
anno
2023
testo
Un racconto, cento racconti di acqua e di futuro
curato da Marco Paolini con la collaborazione di Marco Martinelli
un progetto di Marco Paolini per La Fabbrica del Mondo
realizzato da Jolefilm in collaborazione con Fondazione Vajont

a Udine con Roberto Anglisani, Fabiano Fantini, Rita Maffei, Nicoletta Oscuro
con la partecipazione di Marco Bodini, Cinzia Cisilino, Riccarda De Eccher, Elisabetta Englaro, Marco Gennaro, Marzia Gentili, Chiara Mantesso, Donatella Mazzone, Fedra Modesto, Elisa Modonutti, Emma Montanari
al termine ospite speciale Davide Enia
produzione
produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG in collaborazione con
ERT Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia
sponsor dell’evento 
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VajontS 23 è curato da Marco Paolini con la collaborazione di Marco Martinelli
un progetto di Marco Paolini per La Fabbrica del Mondo
realizzato da Jolefilm in collaborazione con Fondazione Vajont
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Lunedì 9 ottobre 2023, ore 21
Udine, Teatro Palamostre, Sala Pasolini
evento gratuito - ritiro del biglietto segnaposto entro il 5 ottobre 2023 alla biglietteria di Teatro Contatto

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A sessant’anni dalla frana del Vajont che costò la vita a duemila persone, in oltre cento luoghi in Italia e in Europa grazie all’impegno di una moltitudine di artisti, Teatri, Centri di produzione, Compagnie di ricerca e del Teatro Ragazzi, Associazioni, Amministrazioni… andrà in scena, contemporaneamente VajontS azione corale di teatro civile.
Un racconto declinato in base alle singole peculiarità dal testo di Marco Paolini nella versione corale curata insieme a Marco Martinelli per il progetto 2023.
Il ricordo di un momento tragico della storia collettiva del Paese è lo spunto per una riflessione trasversale a tante realtà, dal teatro al mondo accademico, dalla scuola alle istituzioni, intorno al tema dell’emergenza idrica e del contemporaneo ai tempi della crisi climatica.

«Noi non siamo scienziati, né ingegneri, né giudici. Non raccontiamo per giudicare ma perché sappiamo che il racconto muove, attiva un algoritmo potente della nostra specie: i sentimenti, le emozioni. Non c’è Ragione senza Sentimento. Le emozioni sono leve che lasciano segni durevoli, avvicinano chi è lontano, le emozioni sono la colla di un corpo sociale. Il Vajont appartiene alla storia d’Italia anche grazie al teatro, dobbiamo usarlo e cercare di far entrare altri racconti nella nostra storia. Perché? Perché ci servono per affrontare quel che ci aspetta. Non per far le Cassandre, ma non è difficile immaginare le prossime emergenze, e dovremo limitare l’uso della parola emergenza. Allora non è difficile immaginare che serva una Prevenzione Civile e non solo una Protezione Civile.
(…)
La storia del Vajont ci serve perché insegna cos’è la sottovalutazione di un rischio affrontato confidando sul calcolo dell’ipotesi meno pericolosa tra tante. Tra tante scartate perché inconcepibili, non perché impossibili. Non essere capaci di concepire nasce dal non saper vedere un disegno, dal non riuscire a immaginare. Un difetto d’immaginazione, insomma. A noi non viene chiesto di indicare soluzioni: ma di immaginare, raccontare e disegnare. C’è un accumulo di storie che se raccontate bene, in modo etico, possono aiutarci a immaginare l’ignoto per affrontarlo.

Marco Paolini

www.lafabbricadelmondo.org

Durata: 120 minuti