Cervignano | Teatro Pasolini
22 febbraio 2011 ore 21.00
Un sogno nella notte dell’estate
locandinacostumi Clotilde
maschere Atelier Erriquez & Cavarra
tecniche del corpo Alessandra Cristiani
tecniche della voce Francesca Della Monica
supervisione tecniche di ventriloquismo Samuel Barletti
con il sostegno di Romaeuropa Festival
Per celebrare le nozze di Teseo, duca di Atene, e Ippolita, regina delle Amazzoni, alcuni artigiani ateniesi capeggiati dal tessitore Bottom decidono di rappresentare uno spettacolo. Si recano nel bosco per le prove. Qui capitano anche Lisandro e Ermia, due giovani che si amano e fuggono da Atene perché il padre di lei vorrebbe darle come marito un altro ragazzo, Demetrio. Demetrio corre anche lui nel bosco, inseguito a sua volta da Elena, amica di Ermia e innamorata di lui. Oberon re degli elfi, e Puck il folletto servitore, si divertono alle spalle dei quattro giovani e di Titania, regina delle fate sposa di Oberon, intrecciando tra loro passioni improvvise a forza di incantesimi. Vittima principale ne è Titania, stregata da un filtro che la fa innamorare del primo che vede. Il primo malcapitato è proprio il goffo Bottom, cui Puck ha mutato la testa in quella di un asino. Non contento, il folletto spreme il filtro magico
anche sugli occhi dei giovani, scompigliando le coppie.
La trama di equivoci litigi e confusioni si scioglie quando Puck fa scendere una notte fatata e mentre i giovani dormono, con la rosa del pensiero, fa sì che Lisandro ami di nuovo Ermia e Demetrio si leghi a Elena. Oberon invece, soddisfatto della sua vendetta su Titania, la scioglie dall’incantesimo e si riconcilia con lei.
Quando il giorno dopo il duca Teseo rintraccia gli innamorati, consacra le unioni in base ai sentimenti. Gli artigiani alla fine recitano la loro tragedia, trasformandola involontariamente in farsa e divertendo così il duca e la corte.
Attraverso tecniche e invenzioni che non mancheranno di incuriosire il pubblico e con un cast di tredici giovani attori, il regista Massimiliano Civica mette in scena ciò che resiste a qualsiasi tentativo di rappresentazione: il mondo degli spiriti, fate ed elfi che corrono per i boschi, il chiaro di luna dentro una sala teatrale. L’invisibile, insomma. L’invisibile che verrà mostrato in questo spettacolo con diverse tecniche e segni teatrali come il ventriloquismo, attraverso cui le voci degli attori si staccano dai loro corpi per diventare minuscoli elfi e invisibili fate che danzano nell’aria o come la camminata dei fantasmi del Teatro Nō, con la quale Oberon e Titania, spiriti aerei e invisibili, scivolano librandosi in volo sul palco come non avessero peso...