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Udine | Teatro Palamostre
29 gennaio 2010 ore  21.00
30 gennaio 2010 ore  21.00

Orson Welles' Roast

locandina
anno
2010
testo
Michele De Vita Conti e Giuseppe Battiston
regia
Michele De Vita Conti
aiuto regista Elia Dal Maso
interpreti
Giuseppe Battiston
musiche
musica originale Riccardo Sala
produzione
una produzione Fondazione Teatro Piemonte Europa in collaborazione con Imaie

spettacolo in collaborazione fra le stagioni di Contatto e Akrópolis 10 per ScenAperta

e inoltre
sabato 30 gennaio 2010, ore 18
Udine, Teatro Palamostre
Giuseppe Battiston incontra il pubblico

Conduce l'incontro Roberto Canziani.
ingresso libero

Abbiamo provato ad evocare il grande maestro, per avere occasione di rendergli omaggio. E la forma più opportuna per farlo, ci è sembrata quella del “roast”, che potremmo qui tradurre, più che letteralmente come “arrosto”, come “elogio al contrario”. Un feroce panegirico che i potenti e le celebrità, soprattutto nei paesi anglosassoni, si autoinfliggono, tramite amici e colleghi, per celebrare le grandi occasioni. 
Abbiamo cercato anche di immaginare come sarebbe un breve incontro con Orson Welles, se potesse, solo per un’ora, tornare a stare tra noi. Ci parlerebbe della sua vita, dei suoi film, della sua meno conosciuta carriera teatrale? Ci svelerebbe qualche segreto della sua tecnica straordinaria o spenderebbe tutto il tempo a disposizione a raccontare aneddoti esilaranti? Scaglierebbe, indignato,  invettive contro i nemici di allora e gli orrendi tempi moderni o ne sorriderebbe bonariamente? Probabilmente tutto questo e chissà cos’altro ancora.
Ci piace ricordarlo così. Genio infinito e grandissimo cialtrone. Senza nulla da nascondere, con ancora moltissimo da offrirci, per sempre in grado di stupirci.
Michele De Vita Conti e Giuseppe Battiston

Mitico. Con quella sua stazza corpulenta, la barba, il sigaro, e il parlare tronfio e sornione, il friulano Giuseppe Battiston incarna un omaggio scellerato e beffardo a Orson Welles (...) un cameo da fuoriclasse, da peso massimo corrosivo ed eccessivo. L'attore è superbo nei panni d'un genio sottoposto alla graticola. Non a caso si intitola Orson Welles' Roast...
Rodolfo di Giammarco, La Repubblica 22 giugno 2009

Giuseppe Battiston è ormai uno dei principali attori del panorama cinematografico italiano contemporaneo. Esordisce sul grande schermo nel 1993 con Un'anima divisa in due, di Silvio Soldini e i primi riconoscimenti arrivano nel 1999 quando vince il Premio David di Donatello e Ciak d'oro come Miglior attore non protagonista per il film Pani e Tulipani, sempre di Soldini, con il quale continua a lavorare anche per Agata e la tempesta e per Giorni e nuvole (2007). Nel 2005 viene diretto da Cristina Comencini nel film La bestia nel cuore, ma anche da Roberto Benigni nel film La tigre e la neve. Dal 2006 si moltiplica la costellazione di impegni e apparizioni di questo attore sensibile e versatile e lo vediamo tra gli interpreti di Non prendere impegni stasera, Uno su due e A casa nostra. In questi anni ha girato anche Non pensarci (2007, Premio David di Donatello), commedia di Gianni Zanasi, sotto la regia di Carlo Mazzacurati nel film La giusta distanza (2007) con Fabrizio Bentivoglio, Amore, bugie e calcetto (2008) di Luca Licini e Si può fare (2008), entrambi con Claudio Bisio. La sua produzione artistica non si limita all'attività cinematografica: Battiston nasce come attore teatrale e ha collaborato con grandi registi come Alfonso Santagata, dal '94 al '98, conquistando il Premio UBU come Miglior attore non protagonista, e con Claudio Morganti. Ha preso parte in questi anni in importanti produzioni del Teatro Mercadante di Napoli, del Teatro Metastasio di Prato, CTB di Brescia e del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.

www.fondazionetpe.it

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