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Dialoghi: la Residenza numero 24 delle arti performative a Villa Manin vede protagonista l’equipe artistica udinese formata da Rocco e Michele Taglialegne

Le Residenze d’artista a Villa Manin aprono nuovamente ai giovani artisti del Friuli Venezia Giulia. Il progetto creativo Beyond the Lines vede infatti coinvolta l’equipe artistica formata dai fratelli udinesi Rocco e Michele Taglialegne, video e audio designer, e dalle performer Camella Isola e Laura Calcagno.
Titolari della Residenza numero 24 di Dialoghi – Residenze delle arti performative, curato dal CSS Teatro stabile di innovazione del FVG con il contributo del MiBAC-Ministero per i beni e le attività culturali e della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e realizzato in collaborazione con ERPaC, si conclude con una dimostrazione finale aperta al pubblico venerdì 27 settembre, nello Spazio Residenze a Passariano (inizio ore 20, ingresso libero con prenotazione consigliata: scrivere a: residenzevillamanin@cssudine.it t. 0432 504765).

Beyond the Lines
interconnette e innesca una relazione dialogica fra il gesto espresso dalla danza contemporanea e le proiezioni video realizzate tramite l’uso di laser. Come è possibile spiegare un’immagine attraverso il movimento di un corpo umano? Che immagine può dare una data frequenza sonora? Come reagisce il corpo ad uno specifico suono? Attorno a queste domande ruota la ricerca artistica sviluppata a Dialoghi, consolidato laboratorio di creazione, confronto e incontro fra artisti, fra artisti e spettatori, che intende promuovere uno spazio (e un metodo) dove ognuno degli osservatori e dei partecipanti può essere egli stesso fautore delle proprie crisi e creatore delle proprie metafore.
“In una terra di confine e di passaggio dove l'incomprensibilità è sempre stata, ed è, all'ordine del giorno, - spiega il team creativo - l'unico modo per comunicare con efficacia è accettare che il linguaggio sia non solo composto di regole e schemi, ma anche di strappi e rotture che questi subiscono. Allo stesso modo la performance Beyond the Lines cerca di sfumare i confini tra le varie traduzioni di un messaggio per esprimerne al meglio i contenuti attraverso un metodo di ricerca che si basa sul costante scambio di informazioni tra le varie forme d’arte, una conversazione e traduzione di un linguaggio in un altro mettendo in luce e valorizzando equilibri instabili, contaminazioni, perdite e conquiste che si creano durante questa conversazione”