Dopo quasi dieci anni , domenica 9 aprile (inizio ore 21), Marco Paolini torna al Teatro Pasolini di Cervignano per l’ultimo – attesissimo - appuntamento della Stagione di prosa ideata e curata dal CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia.
Numero Primo - Studio per un nuovo Album è un monologo della serie degli Album con cui il drammaturgo, regista, attore e scrittore bellunese ha conquistato le platee italiane negli anni Novanta. Erano Album come Adriatico, Tiri in porta, Aprile 74-75, Liberi tutti, con cui il narratore componeva, tassello dopo tassello, una entusiasmante “biografia collettiva” a puntate, capace di raccontare la generazione di chi era ragazzo nell’Italia degli anni Settanta.
Numero Primo, prodotto da Joefilm, è però un album particolare: Paolini abbandona per l’occasione il format del racconto di memorie (“se mi metto a 60 anni compiuti a parlare di memoria puzzo di retorica”), per accompagnarci in un viaggio proiettato verso il futuro, o almeno invitandoci ad immaginarne uno.
“Raccontare storie ambientate nel futuro prossimo - spiega Marco Paolini - è un esercizio confinato in un genere: la fantascienza. Esiste una tradizione di fantascienza in letteratura e nel cinema ma a teatro non è molto diffusa. Per tagliare la testa al toro conviene subito dire che Numero Primo è un esperimento di fantascienza narrata a teatro, ma che agli autori non piace chiamarla così.
Numero Primo è una storia che racconta di un futuro probabile fatto di cose, di bestie e di umani rimescolati insieme come si fa con le carte prima di giocare. Numero Primo è anche il soprannome del protagonista, figlio di Ettore e di madre incerta. Ma anche le cose e le bestie hanno voci e pensieri in questa storia”.
Numero Primo è scritto da Marco Paolini con il sociologo Gianfranco Bettin, e nasce da domande come: sono partiti da alcune domande: Qual è il rapporto di ciascuno di noi con l’evoluzione delle tecnologie? Quanto tempo della nostra vita esse occupano? Quanto ci interessa sapere di loro? Quali domande ci poniamo e quali invece no a proposito del ritmo di adeguamento che ci impongono per stare al loro passo? Quanto sottile è il confine tra intelligenza biologica e intelligenza artificiale? Se c’è una direzione c’è anche una destinazione di tutto questo movimento?
«Numero Primo mi permette di parlare della mia generazione alle prese con una pervasiva rivoluzione tecnologica – aggiunge Marco Paolini.
Parlerò dell’attrazione e della diffidenza verso di essa, del riaffiorare del lavoro manuale come resistenza al digitale. Parlerò di biologia e altri linguaggi, ma lo farò seguendo il filo di una storia più lunga che forse racconterò a puntate come ho fatto con i primi Album».
La Stagione del Teatro Pasolini è ideata e promossa dall’Associazione Culturale Teatro Pasolini e realizzata con il sostegno di Comune di Cervignano del Friuli, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e la partecipazione della Fondazione Friuli.
Informazioni e prevendite: Cervignano Teatro Pasolini, piazza Indipendenza 34, martedì, mercoledì, venerdì ore 16 – 18 / giovedì e sabato ore 10 – 12. Ufficio abbonamenti: tel. 0431 370273, biglietteria@teatropasolini.it / info@teatropasolini.it www.teatropasolini.it.