Case circondariali
Progetto per contrastare l'esclusione sociale, la devianza e la criminalità: da oltre 27 anni il CSS Teatro stabile di innovazione del FVG sperimenta il proprio ruolo culturale nelle aree del disagio sociale
La sensibilizzazione della società civile e uno specifico piano di attività ad ampio raggio rivolte a chi vive la difficile esperienza del carcere sono quasi trent’anni uno dei capisaldi dell’attività sociale del CSS di Udine, attiva in quattro Case Circondariali della Regione, a Udine, Tolmezzo, Gorizia e Pordenone, in un progetto di ideazione e proposta di attività socio-culturali realizzato con sostegno della Direzione centrale salute, integrazione socio sanitaria e politiche sociali della Regione Friuli Venezia Giulia e dal 2012 con il sostegno degli Ambiti Socio Assistenziali di Tolmezzo, Gorizia, Udine e Pordenone.
Nel 1986 si avvia un progetto pilota a carattere educativo e socializzante rivolto alla popolazione detenuta, che va ad integrare le attività già programmate dalla direzione e dagli operatori degli istituti, e trova il sostegno della Regione FVG sulla base della Legge Regionale 19 maggio 1988 n.33 art.22 comma IV. Il progetto trova applicazione dal 1995 su scala regionale, dopo sei anni di sperimentazione a Udine, coinvolgendo via via altre cooperative della Regione, ed estendendosi così, nel 1992, alla Casa Circondariale di Trieste, nel 1993 al carcere di Tolmezzo, nel 1994 alla Casa circondariale di Gorizia e infine nel 1995 a quella di Pordenone.
Attualmente il CSS è responsabile di numerose attività e momenti di azione socio-culturale nelle Case Circondariali di Udine, Tolmezzo, Pordenone e Gorizia e con l'UEPE Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Udine e Gorizia
Dopo oltre dieci anni di sperimentazione, che hanno richiesto una capacità di intervento flessibile, in realtà complesse, la nostra azione, iniziativa dopo iniziativa, si è arricchita di nuove indicazioni, nuove esperienze e nuovi strumenti.
Da allora e in quasi trenta anni, il CSS ha potuto garantire una presenza costante e continuativa di artisti, esperti e operatori all'interno delle tre carceri, dove sono state svolte attività laboratoriali in diversi ambiti creativi, continuando a proporre, in parallelo, spettacoli teatrali, concerti e lezioni-concerto per la popolazione detenuta. Hanno condiviso l'esperienza del CSS all'interno delle case circondariali, artisti di teatro e del mondo della musica, scrittori, poeti, artisti visivi, dalle presenze “storiche” più saltuarie dei primi anni di attività - con la presenza straordinaria di Fabrizio De Andrè, Alessandro Bergonzoni, Paolo Rossi, Claudio Bisio, David Riondino, Elio De Capitani, la Banda Osiris, Fabio De Luigi, Natalino Balasso, Flavio Oreglio, Candido Cannavò, il Teatro dell'Elfo di Milano, il Teatro dell'Archivolto – fino ai tanti artisti chiamati a sviluppare le attività laboratoriali con forma continuativa e più stabile, come gli attori Rita Maffei, Fabiano Fantini, Alessandro Marinuzzi, Claudio Moretti, Francesco Accomando, Sandro Carpini, teatrino del Rifo, gli artisti visivi del Laboratorio d'Arte Akademeia, scrittori come Pino Roveredo e Alberto Garlini, i musicisti U.T. Gandhi, Massimo Bonano, Daniele D'Agaro, Glauco Venier, Andrea Del Favero e Giulio Venier, Andrea Rigonat, Andrea Fontana, Luca Colussi, Simone Serafini e Angelo Comisso.
Dal 2012 è iniziata inoltre la collaborazione con il CEC - Centro Espressioni Cinematografiche di Udine, che grazie al lavoro del critico cinematografico Giorgio Placereani, consente anche ai ristretti il piacere di poter assistere a delle proiezioni e di approfondire la conoscenza dei mezzi espressivi del cinema.
Per documentare il lavoro svolto in questi anni, potenziare il valore educativo dei laboratori e sensibilizzare la consapevolezza dell'opinione pubblica sulla realtà carceraria, sono stati prodotti in questi anni tanti materiali, cd musicali eseguiti e registrati nelle Case circondariali (Dentro la musica, la musica dentro, 1998 e 1999, a cura di U.T. Gandhi), realizzate opere d’arte e murales, pubblicati testi teatrali, radiodrammi, racconti e poesie, realizzato video girati all’interno degli istituti (ricordiamo i laboratori video a cura di Rita Maffei: L'isola di Antigone, Evasioni, Michele Kohlhaas, Gli indifferenti, Dentro il teatro), sempre con il coinvolgimento diretto e attivo dei detenuti a cui in questi anni sono state indirizzate le attività del progetto.
Dal 2012, il Progetto si arricchisce anche di un nuovo segmento di azione rivolto a fronteggiare il disagio dei minori, da quest’anno con un intervento concepito in stretta collaborazione con l’Ufficio servizi sociali per minori di Trieste.