Salām / Shalom

Massimo Somaglino e Alessandro Lussiana

locandina
anno
2024
interpreti
Massimo Somaglino e Alessandro Lussiana
produzione
un progetto CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia - vicino/lontano

Tratto da “Apeirogon”, lo straordinario libro che ha vinto il Premio Terzani 2022 –, lo spettacolo è una testimonianza necessaria davanti all’orrore dei massacri in Israele e Palestina. L’autore, lo scrittore irlandese Colum McCann, ha raccolto nei mille e uno frammenti che compongono il romanzo i brandelli di un conflitto apparentemente senza soluzione. Infiniti sono i lati del poligono chiamato apeirogon da cui il libro prende il titolo. Come infiniti sono i punti di vista da cui due padri, l'israeliano Rami e il palestinese Bassam – persone reali, che McCann ha conosciuto –, cercano di comprendere una realtà troppo complessa per essere osservata, e giudicata, da un unico lato. Due padri, portati sulla scena da Massimo Somaglino e Alessandro Lussiana, che sono uniti dallo stesso strazio indicibile per la perdita delle proprie bambine, uccise ciascuna dalla guerra dell'altro; due padri che hanno avuto il coraggio di diventare uomini di pace, imbracciando come unica arma il loro comune dolore: contro la tentazione della vendetta e la trappola dell'odio.

Abbracciarsi, tenersi la mano. Guardarsi negli occhi. Ascoltarsi, soprattutto. Piccoli gesti normali, per tempi normali. Per tempi di pace. Gesti eroici quando il tempo della guerra devasta e travolge le vite degli uomini. Infinito è il numero di lati del poligono chiamato apeirogon. Infiniti gli sguardi. Come infinite e mutevoli le cose del mondo, luogo del caos e del rischio. Dentro quel caos, due padri: lo stesso dolore, la stessa forza. Parole di odio possono diventare parole di pace. Proviamo a mettere le parole nei corpi. Proviamo ad ascoltare davvero. Proviamo. Nella geometria dell’apeirogon ogni luogo è raggiungibile, ogni punto può essere toccato anche se sembra impossibile.