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Martedì 19 dicembre al Teatro Palamostre di Udine torna Salām / Shalom. Due Padri, lettura scenica per le scuole secondarie

Salām / Shalom. Due Padri, la lettura scenica di e con Massimo Somaglino e Alessandro Lussiana, il progetto vicino/lontano – CSS Teatro stabile di innovazione del FVG che porta in scena l'emozionante dialogo Due padri tratto dal libro vincitore del Premio Terzani 2022 Apeirogon di Colum McCann, torna martedì 19 dicembre 2023 al Teatro Palamostre di Udine per una replica speciale in matinée riservata alle scuole secondarie di secondo grado.

Salām / Shalom. Due Padri
Lettura scenica
di e con Massimo Somaglino e Alessandro Lussiana
un progetto vicino/lontano – CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia 

Una lettura scenica - tratta da Apeirogon, lo straordinario libro che ha vinto il Premio Terzani 2022 –, ma anche una testimonianza necessaria davanti all’orrore dei massacri in Israele e Palestina. L’autore, lo scrittore irlandese Colum McCann, ha raccolto nei mille e uno frammenti che compongono il romanzo i brandelli di un conflitto apparentemente senza soluzione. Infiniti sono i lati del poligono chiamato apeirogon da cui il libro prende il titolo. Come infiniti sono i punti di vista da cui due padri, l'israeliano Rami e il palestinese Bassam – persone reali, che McCann ha conosciuto –, cercano di comprendere una realtà troppo complessa per essere osservata, e giudicata, da un unico lato. Due padri, portati sulla scena da Massimo Somaglino e Alessandro Lussiana, che sono uniti dallo stesso strazio indicibile per la perdita delle proprie bambine, uccise ciascuna dalla guerra dell'altro; due padri che hanno avuto il coraggio di diventare uomini di pace, imbracciando come unica arma il loro comune dolore: contro la tentazione della vendetta e la trappola dell'odio.

Abbracciarsi, tenersi la mano. Guardarsi negli occhi. Ascoltarsi, soprattutto. Piccoli gesti normali, per tempi normali. Per tempi di pace. Gesti eroici quando il tempo della guerra devasta e travolge le vite degli uomini. Infinito è il numero di lati del poligono chiamato apeirogon. Infiniti gli sguardi. Come infinite e mutevoli le cose del mondo, luogo del caos e del rischio. Dentro quel caos, due padri: lo stesso dolore, la stessa forza. Parole di odio possono diventare parole di pace. Proviamo a mettere le parole nei corpi. Proviamo ad ascoltare davvero. Proviamo. Nella geometria dell’apeirogon ogni luogo è raggiungibile, ogni punto può essere toccato anche se sembra impossibile.

foto Luca Valenta Phocus Agency