Cervignano | Teatro Pasolini
27 febbraio 2016 ore  21:00

Tante facce nella memoria

Le donne della Resistenza, le Fosse Ardeatine, la memoria
Tante facce della memoria racconta sei storie di donne partigiane e non che nel '44 vissero l'eccidio delle Fosse Ardeatine, feroce rappresaglia dopo il tragico attentato di via Rasella del 23 marzo 1944. 

locandina
anno
2015
testo
uno spettacolo a cura di Mia Benedetta e Francesca Comencini
testi liberamente tratti dalle registrazioni di Alessandro Portelli
regia
Francesca Comencini
interpreti
Mia Benedetta, Bianca Nappi, Carlotta Natoli, Lunetta Savino, Simonetta Solder, Chiara Tomarelli.
scene/luci
luci Gianni Staropoli
e...
costumi Paola Comencini
produzione
Teatro Stabile d’Abruzzo

Le donne della Resistenza, le Fosse Ardeatine, la memoria
Tante facce della memoria racconta sei storie di donne partigiane e non che nel '44 vissero l'eccidio delle Fosse Ardeatine, feroce rappresaglia dopo il tragico attentato di via Rasella del 23 marzo 1944. 

 “L’ordine è già stato eseguito”
“Una cosa di cui io non m’ero mai molto reso conto prima è che lì alle Fosse Ardeatine sono morti tutti uomini e hanno lasciato tutte donne: questa è una storia che non viene mai raccontata: le vite delle persone che sono rimaste, sua madre, sua sorella, cioè voi vi siete trovate...”
Scrive così Alessandro Portelli nel suo libro “L’ordine è già stato eseguito”, e da questa sua considerazione nasce l’idea di mettere in scena le voci di queste donne, le loro testimonianze, la loro storia che si ricongiunge e intreccia con la parte di una storia d’Italia e di Roma in particolare, profondamente significativa per la costruzione di ciò che siamo adesso.

Le donne della Resistenza
Partigiane, parenti delle vittime, testimoni, figure di resistenza all’occupazione di Roma: sono loro le protagoniste di questo spettacolo che poggia sono una vitalissima memoria orale, emotiva, sensitiva. La lucidità di Marisa Musu, il coraggio di Carla Capponi, l’intelligenza popolare di Gabriella Polli e di Ada Pignotti, la passione della Simoni e della Ottobrini, ricostruiscono attraverso il proprio sguardo personale un periodo storico tragico della nostra Storia recente