Cervignano | Teatro Pasolini
28 novembre 2001 ore 21:00
Bedbound / Costretti a letto
locandinaUn padre e una figlia dividono da una settimana un piccolo letto da bambini dove lei ha trascorso gli ultimi dieci anni, persi nel centro di un enorme labirinto che sembrerebbe senza vie d’uscita: “Come un cestino per la merenda con dentro due umani e la loro casa!”. Assistiamo a due flussi contrapposti di parole: parole che ci invitano ad uno spettacolo efferato e amaro, che ha una sua natura segreta. Lui parla frenetico del suo straordinario passato come commerciante di mobili e rappresenta i ricordi del passato da solo o aiutato da lei; lei, poliomielitica, un mondo interiore che esplode, un cumulo di dolore, parla non meno sconvolta, per riempire il silenzio terribile dentro la sua testa. Padre e figlia non possono smettere di parlare. Il linguaggio è una risorsa vitale. È come il respiro che li tiene in vita.
Due figure insopportabilmente vive colte nel momento in cui il diaframma tra disagio psicologico e disagio fisiologico è diventato fragilissimo.Con un desiderio istintivo, animalesco di vita, di energia, di potenza e 10 scacco di una perenne continuamente rinnovata caduta.
Attraverso il loro scivolare nella verità ci trascinano nel gorgo della loro crisi.
L’ascolto dei due flussi presuppone un muro di suono che inonda e colpisce fisicamente gli spettatori che devono avere un impatto fisico con queste parole.
Il mondo di Walsh non si esaurisce nel suo spettacolo di brutalità e perversione. Anzi il cumolo di piscio, merda, vomito e sangue presente nel testo non distolgono dalla sua scrittura di enigmatica bellezza, dal suo particolare magnetismo, dalla sua labirintica indefinibilità che entra nella nostra coscienza.
Siamo in presenza di una realtà palpitante; di un racconto crudo sulla capacità di soffrire ad occhi aperti.
In assenza di un giudizio.
È un testo pieno di acre umorismo e di dolore e di grande emozione in cui alla fine, come ha detto l’autore:
“L’amore sommergerà ogni cosa”.
Valter Malosti