Udine | Teatro Palamostre, Sala Pier Paolo Pasolini
29 marzo 2025 ore 20:30
Intero 15,00 €
Ridotto 12,00 €
Studenti 8,00 €
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Luisa
locandinatesto originale di Valentina Dal Mas
registrazioni audio Matteo Balbo
assistente alla creazione Ludovica Messina Poerio
produzione La Piccionaia
Sabato 29 marzo 2025 ore 20.30
Udine, Teatro Palamostre, Sala Pasolini
Generazione Scenario
Vincitore Premio Scenario Periferie 2023
Motivazione della Giuria
Un corpo fragile attraversato da una danza che diventa grammatica del gesto in dialogo con lo spazio. La trascrizione coreografica intreccia segni, parole e suoni dando vita a una danza che è spazio emotivo: Valentina Dal Mas dimostra una straordinaria capacità di tradurre l’emozione in movimenti puntuali, restituendo una precisa coreografia evocativa e ricreando un rapporto con lo spazio che viene anche animato da una partitura sonora corporea. Sonorità dirompenti sottolineano l’esplosione del movimento, in un oscillare poetico tra intimità e pulsione vitale.
Una drammaturgia sensoriale complessa, alimentata da incontri nati in contesti di cura trascritti in forma poetica, diviene l’intreccio di un tessuto emotivo che scuote gli sguardi, accarezzando l’aria. Una dolce e commovente rappresentazione della fragilità e della solitudine, di cui Luisa e Valentina si fanno preziose custodi.
Luisa nasce dall’incontro con una fragile donna di nome Luisa.
Luisa cuce. Con cuore teso all’antica esplosione.
Cuce se stessa all’aria che la circonda, per non sfilacciarsi lontana dal mondo.
Si affilia all’eterno continuo dei mulini a vento. Si aggrappa all’iniziale del suo nome per saettare verso lune di senso screziate a squarciagola, a ritmo di un baluginio, a cuor sospeso.
Zigzaga come una stella smarrita in una costellazione chiamando a raccolta i frammenti sparpagliati di sé; li partorisce nel suo fazzoletto di cielo scontornato affinché rinvenga, il filo della sua vita.
Sospinta da un refolo canterino, Luisa lambisce i confini della sua Terra Promessa fino a squarciarli battagliera come La Libertà che guida il popolo di Delacroix.
Luisa incarna La Fragilità che guida il popolo: un’adunanza di sfumature umane sempre cangianti e dissonanti nel loro divenire. Ma Luisa non sguaina verso il cielo la bandiera di una nazione, issa con disincanto la sua rosa.
“Nell’opera di Delacroix mi riconosco nella manovale con un grembiule di cuoio che guarda alla Libertà con speranza. Guardo a Luisa e alla fragilità umana con speranza: incontrarle ha segnato uno spartiacque ondivago in me che definisce e cuce il mio essere al mondo.
Sono entrata altrettanto battagliera nei contesti di cura, poi, sfiorando le fragilità fisiche, emotive, cognitive che possono dimorare nell’essere umano, ho esitato. Forse, pur essendo una danzatrice, avevo fatto il passo più lungo della gamba. Per mia fortuna, ho scoperto presto che le misure in quei luoghi seguono un disordine di grandezza fuori dall’ordinario. Così, mi sono accordata levante a quell’unità di smisura umana, facendomi gazza ladra di sfaccettanti bagliori appartenenti all’unico Sole umano.
Che sia un gesto, una parola, una sorprendente qualità di movimento, un essere umano nella sua interezza, acciuffo furtiva ciò che brilla ai miei occhi. Inevitabilmente, le brillantezze incontrate confluiscono nel mio scrivere con il corpo e con la penna, come è accaduto con Luisa.
Mi appassiona follemente e mi commuove inesorabilmente quando la danza e il teatro spalancano dimensioni inaspettate, in me e negli altri.”
Valentina Dal Mas
Valentina Dal Mas è danzatrice e attrice per la Compagnia Abbondanza/Bertoni dal 2014 e per La Piccionaia – Centro di Produzione Teatrale dal 2016. Nel 2017 vince il Premio Scenario infanzia con lo spettacolo Da dove guardi il mondo? Espande la sua professione all’ambito socio-educativo e ai contesti di cura.
Durata: 50 minuti