Udine | Teatro S. Giorgio
2 febbraio 2001 ore  21:00
3 febbraio 2001 ore  21:00

L'insurrezione dei semi

Tre attori, uomo, donna e angelo decidono di andare oltre la porta. Si può? No - ma per finta sì. Il teatro (luogo dove la mente e il corpo esplorano se stessi) può provare. Esecuzione concertante di Rita Maffei e Giuliano Scabia

locandina
anno
2000
testo
di Giuliano Scabia
interpreti
esecuzione concertante di Rita Maffei e Giuliano Scabia
e...
testo commissionato dal Premio Candoni Arta Terme per la nuova drammaturgia diretto da Franco Quadri XXX edizione - 2000
produzione
CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia

Dove finisce Gloria del teatro immaginario davanti alla porta del tempo - comincia L'insurrezione dei semi. I tre attori, uomo, donna e angelo decidono di andare oltre la porta. Si può? No - ma per finta sì. Il teatro (luogo dove la mente e il corpo esplorano se stessi) può provare. E cosa si trova al di là della porta? I prati della resurrezione. E dai prati cosa insorge? Il possibile - l'imprevedibile - l'interrogazione del reale attraverso continui colpi di scena - per la gloria del teatro immaginario nell'insurrezione dei semi. L'insurrezione dei semi è dedicato a tutti gli attori del mondo. 

Con L'insurrezione dei semi continua il nostro "girovagare teatrale" accanto a Giuliano Scabia, dentro a quell'avventura, magica, fantasiosa e piuttosto bizzarra in cui ci attrae e catapulta ogni volta il suo teatro. E così dopo l'incubo ilare di Fantastica visione, il volo leggero di Commedia del poeta d'oro con bestie e la lunga passeggiata sui sentieri del teatro e della vita di Gloria del teatro immaginario, i tre capitoli di un percorso di produzione che abbiamo dedicato al drammaturgo e
affidato alle cure del regista Alessandro Marinuzzi, sarà ora lo stesso Scabia, con la complicità di Rita Maffei, a intrattenerci con un'esecuzione concertante a due voci del suo ultimo, prodigioso, divertissement teatrale. Inutile specificare che sarà un nuovo viaggio, da affrontare, questa volta, ad un ritmo piuttosto sostenuto, quasi in corsa (e per questo, devono essere allenati sia gli attori che il pubblico), per varcare, alla velocità richiesta, la "porta del tempo", e forse solo allora scoprire quanto ogni giorno ci possa ancora sorprendere.

Buon viaggio a tutti.

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