Udine | Teatro Palamostre
12 marzo 1999 ore 21:00
Lear Opera
Un felicissimo ritorno a Teatro Contatto: Leo De Berardinis, inevitabile punto di riferimento della sperimentazione teatrale italiana degli ultimi 30 anni, con il suo ultimo capalavoro Lear Opera.
locandinaUn felicissimo ritorno a Teatro Contatto: ritorna sulle scene Leo de Berardinis, inevitabile punto di riferimento della sperimentazione teatrale italiana degli ultimi 30 anni, con il suo ultimo capalavoro Lear Opera: un mirabile lavoro di esplorazione dell'universo shakespeariano, "senza rete", senza ossequio, straboccante invece di un gusto personalissimo per la contaminazione, dove il linguaggio oscilla fra altezze auliche e trivialità popolari, fra tragedia e commedia, dove può anche capitare che Ofelia incontri Prospero. Una sorta di spazio mentale, nel quale si delinea un complesso percorso all'interno delle opere shakespeariane Amleto, Lear, La Tempesta, i cui personaggi appaiono come visioni, sogni o incubi agli abitanti di una sgangherata casa popolare, in un delicato equilibrio tra lingue alte e basse.
Noi siamo abituali a separare le cose: il mondo di Lear, il mondo di Amleto, il mondo della Tempesta. Ma se incominciamo ad aprire questi insiemi, se li apriamo e ne facciamo degli insiemi più ampi, allora vediamo che le cose cambiano. (...) se io come Amleto invece di incontrare Ofelia incontro Cordelia, qualcosa accade...Per l'arte dell'attore non significa solo fare Amleto o Lear, ma vedere che dentro Amleto c'è Lear, è questo l'importante: vedere che tutto è in tutto.
(Leo de Berardinis)