Amore ai tempi del colera
Un amore atteso “51 anni, 4 mesi e 11giorni, notti comprese”
Cantare un amore a distanza che dura tutta la vita fino a compiersi nella vecchiaia avanzata è la straordinaria invenzione narrativa di uno dei più grandi inventori di storie del nostro tempo, recentemente scomparso: Gabriel García Márquez.
locandina
testo
dal romanzo di Gabriel Garcia Marquez
musiche
musica dal vivo Alessandro Nidi (pianoforte), Marco Caronna (chitarra e percussioni)
e...
scene e costumi Rosanna Monti
produzione
una produzione Pierfrancesco Pisani, Nidodiragno e Parmaconcerti
in collaborazione con infinito srl e il Funaro/Pistoia
Un amore atteso “51 anni, 4 mesi e 11giorni, notti comprese”
Cantare un amore a distanza che dura tutta la vita fino a compiersi nella vecchiaia avanzata è la straordinaria invenzione narrativa di uno dei più grandi inventori di storie del nostro tempo, recentemente scomparso: Gabriel García Márquez.
Florentino e Fermina sono i protagonisti di questa storia indimenticabile. Si incontrano poco più che adolescenti, si innamorano e si separano, ma si tengono nel cuore da lontano, mentre le loro vite scorrono parallele con le scelte che ne conseguono: marito, amanti, figli, infelicità e abitudine. Quello che si era acceso tra loro nella prima giovinezza si compie con uno stupefacente happy end autunnale.
Cinquant’anni d’amore, raccontati in un’ora e mezza
Nella riduzione sono stati condensati gli eventi principali che il romanzo narra in quasi 400 pagine, in un copione di 20 per una durata complessiva dello spettacolo di circa un’ora e mezza, di cui un’ora recitata e mezz’ora cantata. La sfida era riuscire a non alterare la struttura fondamentale del romanzo, facendo una riduzione “in scala” per renderlo adatto al tempo e al linguaggio teatrale senza sacrificare la complessità e la varietà di registri narrativi.
Una ricerca di “fusion” tra parole e musica
La potente epopea romantica di “L’amore ai tempi del colera” autorizza ad aprire un dialogo tra episodi e personaggi e musica.
E così la musica accompagna quasi tutto lo spettacolo, in un inseguirsi di parole e musica soluzione di continuità. Musica caraibica – la musica dei luoghi dove è ambientato il romanzo, ma anche “incursioni” in altri generi musicali: da Gardel alla morna, dalla canzone francese a quella brasiliana, fino ad arrivare a Jannacci, Paolo Conte, Joni Mitchell, Nina Simone, Cesaria Evora.
Musica e canzoni entrano in cortocircuito con le vicende e le atmosfere del romanzo e rivelano un’inedita e “scanzonata” Laura Marinoni che recita e canta accompagnata dal vivo da Marco Caronna (chitarra e percussioni) e Alessandro Nidi (pianoforte).