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Udine | Teatro S. Giorgio
20 aprile 2007
21 aprile 2007

Mi spengo in assenza di mezzi

Mi spengo in assenza di mezzi ironizza apertamente sulla carenza di risorse finanziarie che avvelena la vita di tutte le giovani compagnie che, come Cosmesi, coraggiosamente per lo più si autoproducono.

locandina
anno
2007
testo
progetto di Eva Geatti e Nicola Toffolini
regia
Eva Geatti e Nicola Toffolini
interpreti
Eva Geatti
scene/luci
luci e allestimenti Michele Bazzana
elettronica delle luci Tommaso Pecile
musiche
suono Stefano Pilia
produzione
Cosmesi e Sipario!
spettacolo per 30 spettatori a replica

Non è la prima volta che Nicola Toffolini condensa in un titolo giocoso il senso degli spettacoli di Cosmesi, la compagnia da lui creata pochi anni fa assieme a Eva Geatti, attrice performer, già presenza ispiratrice di una compagnia visuale come Motus. Mi spengo in assenza di mezzi ironizza apertamente sulla carenza di risorse finanziarie che avvelena la vita di tutte le giovani compagnie che coraggiosamente per lo più si autoproducono. Artefici di un teatro che ha in architetture create appositamente per essere funzionanti e autosufficienti, elemento portante su cui costruire una visione parallela della realtà, “in assenza di mezzi” per costruirla, Cosmesi letteralmente “si spegne”. E immerge la sua nuova opera in un buio fittissimo. Pochi spettatori a replica entrano allora in uno spazio vuoto, “densamente costruito e sviluppato nel nero fitto in cui poter far perdere gli sguardi”. Nonostante ciò, Cosmesi dichiara che si tratta ancora una volta di uno progetto visivo, non di un lavoro da ascoltare e basta, come un radiodramma, ma un luogo dove “l’attenzione si fa chirurgica per sottrarre alla vista tutto quello che ci si aspetta dal  “teatro”; per allontanare lentamente la concezione di spazio fisico finito che il buio concede di rimodellare e ridefinire profondamente".

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