Passaggi d'istanti
Due corpi si agitano, affermano la loro presenza e la loro distanza in un giardino sospeso. Si cercano, si scontrano, si abbandonano, si perdono nel tempo. Fuga di immagini in quadri incompiuti, passaggi d'istanti che si consumano
locandinaDopo i dieci giorni di repliche continuate di Frammenti di Giuseppe Bevilacqua, il progetto "Teatro Stanziale (Invito a Teatro)" prosegue con Passaggi d'istanti di Alberghetti, Bianchi, Garella, Soldani: Anche questa seconda produzione, interamente realizzata a Udine, rimarrà in scena un numero di giorni "sproporzionato" rispetto alle attuali possibilità di frequentazione del pubblico teatrale udinese, con l'evidente obbiettivo, quindi, di ampliare quel pubblico, che non consideriamo "dato"': ma ampliabile, a nuove fasce sociali e generazionali ("invitate" alla prima frequentazione anche da una precisa politica dei prezzi di ingresso). Ma soprattutto anche questa seconda produzione tende alla definizione innanzitutto di una produzione professionistica della e nella nostra regione, secondo modi e tempi coerenti con l'attività di ospitalità del CSS e con la particolare realtà culturale del territorio (che già determina i modi dell'ospitalità).
Il Teatro Stanziale tende, dal punto di vista produttivo, a individuare un nucleo artistico che prospetti una continuità progettuale riferita al territorio (che trovi quindi delle precise motivazioni e stimoli nel lavorare in Friuli-Venezia Giulia), continuità riferita sia alla ricerca teatrale che alla proposizione di quella ricerca in una precisa e caratterizzata realtà culturale. Quella ricerca potrà essere sviluppata, all'interno della stanzialità, "liberamente": dove per ricerca "liberata" si intende quel lavoro che un gruppo può condurre svincolato dai tempi i modi e i limiti della produzione "da circuito" (che deve cioè essere offerta e venduta ai teatri italiani e per questo deve adeguarsi a delle logiche di mercato che ne definiscono spesso a priori limiti e necessarie caratteristiche). Lo spettacolo stanziale non è prodotto per essere "venduto": non ha bisogno di scenografie d'effetto maestoso, di nomi di richiamo nel cast, di testi e autori di moda o di cui ricorre Il centenario di nascita, né di promozione nazionale, di spostamenti di scene e viaggi e permanenze della compagnia In città diverse, per questo permette questa politica dei prezzi, per questo garantisce all'attore un lavoro ''mirato'' e "liberato"; allo spettatore e al territorio un riferimento costante e reciproco con il lavoro teatrale e dell'attore, inteso come "servizio culturale" e come arricchimento di un patrimonio di risorse culturali attive.
Abbiamo conosciuto Tullia Alborghetti e Andreina Garella due anni fa, invitati a vedere il "loro" Ubu Roi vissuto in un appartamento della vecchia Trieste. L'anno seguente abbiamo lavorato insieme alla costruzione delle atmosfere beckettiane di "Contatto Beckett". Quest'anno, Insieme a Bianchi e Soldani cominciano con noi il progetto della stanzialità, aiutandoci nella pratica, a capirne le possibili valenze, le reali possibilità.