Udine | Teatro Palamostre
February 22, 1996
February 25, 1996

Il ritorno di Scaramouche
di Jean Baptiste Poquelin e Leòn De Berardin

Un maestro dell'avanguardia teatrale e un classico da reinventare: Leo de Berardinis incontra Scaramouche in uno spettacolo attraversato da una vibrante forza comica.

CREDITS
year
1996
text
Leo de Berardinis
directed by
regia, ideazione luci, spazio scenico, cononna sonora Leo de Berardinis
cast
Leo de Berardinis, Antonio Alverio, Elena Bucci, Donato Castellaneta, Marco Manchisi, Francesca Mazza, Gino Paccagnella, Marco Sgrosso
set & lighting design
luci Maurizio Viani
music
percussioni Marco Manchisi
additional details
costumi Loredana Putignani
maschere e strutture sceniche Stefano Perocco di Meduna
production
Teatro di Leo

Quando ho pensato a Il ritorno di Scaramouche, vi ho pensato come a un avvicinamento al mondo di Molière (Jean Baptiste Poquelin), alla sua vita, alla sua ipocondria, al suo secolo, alla società in cui viveva e che, con la sua opera di autore-attore, smascherava fra mille contrasti. D'altra parte mi interessava molto anche la figura del grande Scaramouche (Tiberio Fiorilli), che di Molière pare sia stato maestro. In questo caso mi affascinava la figura dell'attore geniale, l'autore-attore, come autori-attori erano tutti i grandi com.ici in quel lungo e variegato periodo teatrale che viene comunemente definito della Commedia dell'Arte, della Commedia all'improwiso. Un po' alla volta il palchetto classico della Commedia dell'Arte, innalzato al centro del palcoscenico, è diventato il luogo dell'Utopia dell'arte, e il palcoscenico il luogo dell'ipocondria, di Fiorilli, di Molière, della follia della Storia e dell'opposizione ai tempi bui, anche quelli che attraversiamo. Alla fine mi sono accorto che in sintesi si trattava dello scontro vita - morte sul tema della necessità dell'Utopia, e di una visione del mondo da conquistare giorno per giorno, con una lotta continua, di cui l'arte attorica può essere insieme simbolo e strumento. Ridere in tempi sciagurati col nome magico di Scaramouche che brilla nel buio con la sua vitalità, per noi non è inconsapevolezza, ma il rovescio della medaglia del nostro impegno: Scaramouche non è un personaggio da interpretare, ma un'idea di Teatro, un'aura, e il brano tratto dal monologo di Molly dell'Ulisse di Joyce ce lo riporta in pieno Novecento. In poche parole: ci sono momenti storici che, oltre ad angosciarci e a farci agire ancora di più, ci fanno veramente ridere!

Leo de Berardinis

... Il ritorno di Scaramouche, l'ultimo spettacolo di Leo de Berardinis.
Uno spettacolo in cui il grande uomo di teatro è, come al solito, autore totale oltre che principale interprete ...
Lo spettacolo è di quelli che ricondliano con il teatro, che ci rendono improvvisamente lievi e quasi liete le difficoltà e le miserie che lo circondano. Ancora una volta, Leo riesce a fondere in un formidabile continuo espressivo la comicità più sfrenata e sgangherata con la solennità di un requiem e il brivido di una danza macabra; e sua, soltanto sua, è la capacità di convertire in grandiosità e oserei dire in sfarzo l'esiguità, la povertà dei mezzi ...
Ma non è illusione, è realtà, anzi - si è tentati di credere - l'unica realtà possibile. .. È stato per tutti, naturalmente e giustamente, un trionfo
.

Giovanni Raboni, Corriere della Sera