Dire d'amore
Diretto da Giuseppe Bevilacqua e coordinato da Orazio Costa Giovangigli, Dire d'amore è basato su una scelta di testi poetici del Duecento e del Trecento italiani
CREDITSin collaborazione con la Società Dantesca
Dire d'amore diretto da Giuseppe Bevilacqua e coordinato da Orazio Costa Giovangigli, è basato su una scelta di testi poetici del Duecento e del Trecento italiani e più precisamente di Dino Frescobaldi, Cino da Pistoia, Giovanni Alfani, Guido Guinizzelli, Guido Cavalcanti, Dante Alighieri.
La consulenza e la scelta dei testi è di Giorgio Marcon e Franco Facchini.
Dire d'amore chiude un ampio progetto di ricerca incentrato sui concerti di poesia drammatica che ha avuto come animatore e come interprete Giuseppe Bevilacqua. Le precedenti tappe del progetto sono state La terra desolata e Quattro quartetti di Eliot.
La scelta interpretativa - che chiarisce anche l'impostazione complessiva dello spettacolo - si basa sul rapporto gestualità-vocalità: non si tratta né di una messa in scena, nè di una drammatizzazione della poesia, è una ricerca inedita che cerca un modo possibile di rendere teatrali dei brani poetici. Per la realizzazione è stata scelta la chiave dell'Oratorio classico e non quella della vera e propria drammatizzazione, in quanto non si è ritenuto corretto stabilire dei veri e propri nessi narrativi tra dei testi che, sebbene legati da una comune dimensione estetica, concettuale e storica, sono di per sé compiuti e singoli.
Lo spettacolo è stato prodotto in collaborazione con la Società Dantesca e presentato nell'ambito del Convegno sul Dolce Stil Novo tenutosi a Firenze il 9 e 10 marzo 1985.