Udine | Teatro Palamostre, Sala Pier Paolo Pasolini
30 novembre 2024 ore 20:30
Intero 22,00 €
Ridotto 19,00 €
Studenti 10,00 €
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Il fuoco era la cura
locandinacreazione Sotterraneo
ideazione e regia Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Daniele Villa
scrittura Daniele Villa
suoni Simone Arganini
coreografie Giulio Santolini
oggetti di scena Eva Sgro
tecnica Monica Bosso
amministratrice di compagnia Luisa Bosi
con il sostegno di Centrale Fies ⁄ Passo Nord
residenze artistiche Centro di Residenza della Toscana Fondazione Armunia Castiglioncello - CapoTrave ⁄ Kilowatt Sansepolcro, La Corte Ospitale, Centrale Fies ⁄ Passo Nord
Sotterraneo è artista associato al Piccolo Teatro di Milano, fa parte del progetto Fies Factory ed e residente presso l’ATP Teatri di Pistoia
Sabato 30 novembre 2024, ore 20.30
Udine, Teatro Palamostre, Sala Pasolini
“Non è necessario bruciare libri per distruggere una cultura. Basta convincere la gente a smettere di leggerli.”
Fahrenheit 451 di Ray Bradbury descrive un futuro distopico in cui è vietato leggere, schermi costantemente accesi alienano il tempo libero delle persone e il tentativo di pensare causa malessere fisico. Ironicamente, il corpo dei pompieri non è più impiegato per spegnere gli incendi, bensì per bruciare i libri e se necessario i loro possessori.
Il libro è uscito circa 70 anni fa, nel 1953, ma è ambientato nel futuro, negli anni ’20 del XXI secolo - vale a dire oggi. Il fuoco era la cura attraversa e rilegge liberamente Fahrenheit 451, lo consuma come si fa con un libro amato, letto mille volte e trascinato in mille luoghi, lo sporca, lo dimentica da qualche parte e poi lo ritrova, mentre la copertina sbiadisce, la carta si scolla e le pagine si riempiono di appunti, biglietti, segnalibri e ricordi. Cinque performer ripercorrono la storia del romanzo, si identificano coi personaggi, si muovono in senso orizzontale mappando i coni d’ombra, le cose che Bradbury non ci spiega o non ci racconta, creando linee narrative parallele, deviazioni teoriche, costruendo anche le cronache di un tempo intermedio fra il nostro presente e un futuro anticulturale in cui l’istupidimento ci salva dal fardello del pensiero complesso.
Se Bradbury si fosse sbagliato solo di qualche anno, se Fahrenheit 451 accadesse davvero, noi cosa faremmo?
Durata: 90 minuti