Udine | Teatro Palamostre, Sala Pier Paolo Pasolini
20 febbraio 2021, ore 21:00
21 febbraio 2021, ore 19:00
Se questo è un uomo
dai 14 ai 18 anni – scuola secondaria di secondo grado
locandinacondensazione scenica a cura di Domenico Scarpa e Valter Malosti
uno spettacolo di Valter Malosti
e Antonio Bertusi, Camilla Sandri
luci Cesare Accetta
progetto sonoro Gup Alcaro
tre madrigali (dall’opera poetica di Primo Levi) Carlo Boccadoro
video Luca Brinchi, Daniele Spanò
cura del movimento Alessio Maria Romano
madrigali eseguiti e registrati dai solisti dell’Erato Choir
progetto realizzato in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi “Primo Levi”
Teatro stabile di Torino - Teatro Nazionale
Teatro di Roma - Teatro Nazionale
*SOSPESO*
20 febbraio 2021, ore 21
21 febbraio 2021, ore 19
Teatro Contatto 39 / Blossoms/Fioriture
Udine, Teatro Palamostre, Sala Pasolini
La voce di Primo Levi è la voce che più di ogni altra ha saputo far parlare Auschwitz: la voce che da oltre settant’anni, con Se questo è un uomo, racconta ai lettori di tutto il mondo la verità sullo sterminio nazista. È una voce dal timbro inconfondibile, mite e salda: «considerate che questo è stato».
Nel centenario della nascita di Levi, il direttore di TPE – Teatro Piemonte Europa Valter Malosti firma la regia e l’interpretazione di Se questo è un uomo portando per la prima volta in scena direttamente la voce di questa irripetibile opera prima, che è il libro di avventure più atroce e più bello del ventesimo secolo: quella voce senza alcuna altra mediazione. Una voce che nella sua nudità sa restituire la babele del campo – i suoni, le minacce, gli ordini, il rumore della fabbrica di morte.
La voce è quella del testimone-protagonista, ma i registri di quella voce sono molti. La voce di Se questo è un uomo contiene in realtà una moltitudine di registri espressivi, narrativi, percettivi e di pensiero. Questi registri, questi scarti, questa fusione di fatti e di pensieri, gli «a parte» meditativi, morali e perfino scientifici, perfino politici, sono altrettante opportunità per Malosti di ricreare in scena quella quantità di dimensioni e di chiaroscuri.
Il progetto sonoro, curato da Gup Alcaro, è fondamentale in questa riscrittura scenica. Se questo è un uomo è infatti un’opera acustica. Levi restituisce la babele del campo – i suoni, le minacce, gli ordini, i vocaboli gergali incomprensibili, i rari discorsi chiari e distinti – orchestrandola sulle lingue parlate in quel perimetro di filo spinato.
Come contrappunto al testo e al suono del lager ci saranno tre madrigali originali creati da Carlo Boccadoro a partire dalle poesie che Levi scrive immediatamente dopo il ritorno dal campo di annientamento, negli anni 1945-46.
http://fondazionetpe.it/spettacoli1819/sequestoeunuomo/