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La paranza dei bambini

Dopo la felice esperienza dello spettacolo Gomorra, Roberto Saviano e Mario Gelardi si uniscono di nuovo in questo progetto teatrale per raccontare la controversa ascesa di una tribù adolescente verso il potere, pronta a piombare nel buio della tragedia scespiriana e nel nero infinito dei fumetti di Frank Miller

locandina
anno
2017
testo
Roberto Saviano e Mario Gelardi
interpreti
Vincenzo Antonucci, Luigi Bignone, Riccardo Ciccarelli, Mariano Coletti, Giampiero de Concilio, Simone Fiorillo, Carlo Geltrude, Antonio Orefice, Enrico Maria Pacini
e con la partecipazione di Ivan Castiglione
scene/luci
scene Armando Alovisi
luci Paco Summonte
musiche
Tommy Grieco
e...
costumi 0770 di Irene De Caprio
produzione
Mismaonda presenta:
un progetto Nuovo Teatro Sanità
co-prodotto da Marche Teatro e Teatro Carcano Centro d'Arte Contemporanea, in partnership con AMREF

serata in collaborazione con Libera Coordinamento FVG

24 marzo ore 21
Udine, Teatro Palamostre, Sala Pier Paolo Pasolini

25 marzo ore 21
Cervignano, Teatro Pasolini

Il 24 marzo, al termine dello spettacolo, il regista Mario Gelardi e la compagnia incontrano il pubblico, per il ciclo di incontri 'Strade di coraggio, giustizia e legalità' a cura di CSS e Libera. Associazioni nomi e numeri contro le mafie


Nel gergo camorristico “Paranza” significa gruppo criminale, ma il termine ha origini marinaresche e indica le piccole imbarcazioni che gettano le reti nei fondali bassi e pescano pesci piccoli per la frittura “di paranza”. L’espressione La paranza dei bambini indica la batteria di fuoco, ma restituisce anche con una certa fedeltà l’immagine di pesci talmente piccoli da poter essere cucinati solo fritti, proprio come quei giovanissimi legati alla camorra che Roberto Saviano racconta nel suo ultimo best seller. E quel romanzo diventa ora uno spettacolo teatrale che racconta una verità cruda, violenta, senza scampo.
Lo porta in scena il Nuovo Teatro Sanità, la compagnia diretta da Mario Gelardi, un luogo ‘miracoloso’ nel cuore di Napoli, dove si tenta di costruire un presente reale e immaginare un futuro possibile.

 “L’infanzia è una malattia, un malanno da cui si guarisce crescendo’, diceva William Golding, l’autore de ‘Il signore delle mosche”.
E come nel romanzo di Saviano così anche nello spettacolo i protagonisti creano una loro comunità che impone regole feroci per perdere l’innocenza e diventare grandi.
Dopo la felice esperienza dello spettacolo Gomorra, Roberto Saviano e Mario Gelardi si uniscono di nuovo in questo progetto teatrale per raccontare la controversa ascesa di una tribù adolescente verso il potere, pronta a piombare nel buio della tragedia scespiriana e nel nero infinito dei fumetti di Frank Miller.
“Io per diventare bambino ci ho messo dieci anni, per spararti in faccia ci metto un secondo”.

Citazione
“Hanno ali tatuate sulla schiena. Sfrecciano in moto contromano per le vie di Napoli perché sanno che la loro unica possibilità è giocarsi tutto e subito. Non temono il carcere né la morte. Sparano, spacciano, spendono. Sono la paranza dei bambini.”
Roberto Saviano

Immagini