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Pueblo

Pueblo è una commedia umana ambientata dietro alla cassa di un supermercato o dietro al bancone di un bar di periferia, fra barboni, prostitute, commesse, zingari, giocatori d’azzardo. ASCANIO CELESTINI torna a Udine con la seconda parte di una trilogia iniziata con Laika, lo spettacolo presentato a Contatto 34, e ci riporta ai “margini” del mondo, dentro luminose fragilità e prodigiose voglie di riscatto.

locandina
anno
2017
testo
uno spettacolo di Ascanio Celestini
interpreti
Ascanio Celestini e Gianluca Casadei
e...
suono Andrea Pesce
produzione
Fabbrica in co-produzione con RomaEuropa Festival 2017 e il Teatro Stabile dell’Umbria

19 gennaio ore 21
Cervignano, Teatro Pasolini

20 gennaio ore 21

Udine, Teatro Palamostre, Sala Pier Paolo Pasolini

Il 20 gennaio, al termine dello spettacolo, Ascanio Celestini incontra il pubblico


“Violetta è una giovane donna che lavora in un supermercato. Non le piace il lavoro che fa. Lavora alla cassa dove fatica anche ad alzarsi per andare al gabinetto. Allora immagina di essere una regina. E nella sua immaginazione anche il mondo che si trova fuori dal supermercato è un reame, pieno di gente interessante che lei incontra e che le racconta storie. Una barbona che rimpiange un uomo al quale ha voluto molto bene, un africano, facchino in un grande magazzino. E poi il padre di Domenica, scomparso quando lei era molto piccola o uno zingaro che ha conosciuto quando era bambina, bambino anche lui, e che ha rincontrato da grande. Tutti questi personaggi e le loro storie interagiscono, si incrociano, soprattutto attraverso un altro personaggio chiave del racconto: una ex prostituta proprietaria di un bar di periferia, di quelli con le slot machine, dove in qualche maniera tutti finiscono.

A me interessava raccontare la storia di un luogo che normalmente conosciamo solo quando vi accade qualcosa di scandaloso, di tremendo, di violento. Quando quello che accade, insomma, si trasforma in una notizia.
E invece questo posto può essere osservato semplicemente perché esiste ogni giorno e non solo quando i fatti si trasformano in notizie. Qui abitano personaggi con un’umanità molto evidente il cui tratto principale è la debolezza. Sono deboli anche quando sono violenti, sono deboli anche quando sono cattivi, sono deboli anche quando sono colpevoli”.
Ascanio Celestini