Uccidiamo il chiaro di luna
Uno spettacolo di Fabiano Fantini per restituire la forza delle parole di Marinetti, parole scritte per essere recitate, declamate nei teatri o nei salotti, parole che ritrovano vita in una scuola.
locandinaMarinetti è stato uno dei più dirompenti e discussi letterati del ‘900; la pubblicazione del suo primo Manifesto, secondo alcuni critici, fu uno degli avvenimenti che segnarono la fondazione dell’arte moderna in Europa; il movimento da lui creato abbracciò i vari campi dell’esistenza umana, dall’arte al costume, dalla morale alla politica, rompendo violentemente con il passato attraverso quel terrorismo espressivo delle parole in libertà e nelle tecniche dissacranti teorizzate e sperimentate soprattutto con il teatro.
"E’ proprio attraverso il teatro che intendo restituire la forza delle parole di Marinetti, parole scritte per essere recitate, declamate nei teatri o nei salotti, parole che destabilizzavano attraverso improvvise incursioni in luoghi insoliti, parole che per mezzo di un attore, della sua voce e del suo corpo, ora ritrovano vita in una scuola. La drammaturgia che costituisce l’impianto della lettura e delle azioni si sviluppa su tre livelli: cronologia, teoria e manifesti-frammenti di poemi e romanzi".
Fabiano Fantini
I tre livelli sono assemblati in modo da creare un percorso unico, non didascalico, evitando l’esemplificazione, per ottenere un tessuto drammaturgico di carattere emozionale, così che i giovani spettatori possano fare un’esperienza che rispecchi l’intensità e la totale aderenza con cui Marinetti e i futuristi vivevano la vita, il periodo storico, l’arte e la letteratura.
Lo spettacolo è in forma di lettura scenica da realizzarsi in un’aula scolastica per un massimo di 50 spettatori e prende spunto anche dalle divertenti indicazioni di movimento e di uso della voce che Martinetti stesso dà agli attori per una lettura di un testo futurista.
Fabiano Fantini è nato a San Daniele del Friuli, si è diplomato come attore nel 1989, ma aveva già iniziato la sua attività teatrale nel 1982 fondando la compagnia del Teatro Incerto. Vive tra il Friuli e Milano dove, dal 1990, lavora con il Teatro dell’Elfo-TeatridiThalia, diretto da Elio De Capitani e Ferdinando Bruni. Da diversi anni collabora con Rita Maffei: assieme a lei ha scritto, diretto e interpretato diversi spettacoli per il CSS Teatro stabile di innovazione del FVG. Ha inoltre lavorato con Marco Baliani, Gigi Dall’Aglio, Alessandro Marinuzzi, Massimo Navone. Ha interpretato recital di poesie di Pier Paolo Pasolini e di David Maria Turoldo in collaborazione con il musicista Glauco Venier.
durata: 1 ora
età consigliata : 14 - 18 anni
linguaggio: teatro d’attore
Immagini
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