Davide Enia, scrittore, drammaturgo, interprete e regista palermitano — artista in produzione al CSS dal 2024 — torna a Udine per la Stagione Teatro Contatto e il Festival vicino/lontano, con uno dei suoi spettacoli più intensi e memorabili: L’abisso. Lo spettacolo, una produzione CSS, andrà in scena venerdì 9 maggio alle ore 20.30 al Teatro Palamostre di Udine.
L’abisso è un racconto urgente e necessario che affronta l’indicibile tragedia degli sbarchi sulle coste del Mediterraneo. È tratto dal romanzo Appunti per un naufragio (Sellerio editore), scritto da Davide Enia in presa diretta da Lampedusa e vincitore del Premio Mondello 2018.
Attraverso parole, gesto, canto e cunto siciliano, accompagnato dalle musiche dal vivo di Giulio Barocchieri, Enia costruisce un’epopea del nostro tempo, sospesa tra vita e morte, che diventa metafora di un naufragio umano, personale e collettivo.
L’abisso ha ricevuto importanti riconoscimenti: Premio UBU 2019 come “miglior nuovo testo italiano”, Premio Le Maschere del Teatro 2019 a Davide Enia come “miglior interprete di monologo” e Premio Hystrio Twister 2019 come “miglior spettacolo della Stagione”.
“Il primo sbarco l’ho visto a Lampedusa assieme a mio padre. – racconta Davide Enia. Approdarono al molo in tantissimi, ragazzi e bambine, per lo più. Io ero senza parole. Era la Storia quella che ci era accaduta davanti. La Storia che si studia nei libri e che riempie le pellicole dei film e dei documentari.
Ho trascorso molto tempo sull’isola per provare a costruire un dialogo con i testimoni diretti: i pescatori e il personale della Guardia Costiera, i residenti e i medici, i volontari e i sommozzatori. Rispetto al materiale che avevo precedentemente studiato, in quello che stavo reperendo di persona c’era una netta differenza: durante i nostri incontri si parlava in dialetto. Si nominavano i sentimenti e le angosce, le speranze e i traumi secondo la lingua della culla, usandone suoni e simboli. In più, ero in grado di comprendere i silenzi tra le sillabe, il vuoto improvviso che frantumava la frase consegnando il senso a una oltranza indicibile. In questa assenza di parole, in fondo, ci sono cresciuto.
Nel Sud, lo sguardo e il gesto sono narrativi e, in Sicilia, «‘a megghiu parola è chìdda ca ‘un si dice», la miglior parola è quella che non si pronuncia.
Ne L’abisso si usano i linguaggi propri del teatro (il gesto, il canto, il cunto) per affrontare il mosaico di questo tempo presente.
Quanto sta accadendo a Lampedusa non è soltanto il punto di incontro tra geografie e culture differenti. È per davvero un ponte tra periodi storici diversi, il mondo come l’abbiamo conosciuto fino a oggi e quello che potrà essere domani. Sta già cambiando tutto. E sta cambiando da più di un quarto di secolo” conclude il drammaturgo, scrittore e regista palermitano.
BIGLIETTERIA TEATRO CONTATTO
La biglietteria è aperta al Teatro Palamostre di Udine, piazzale Paolo Diacono 21 da lunedì al sabato ore 17.30 -19.30 tel 0432 50695 biglietteria@cssudine.it