Cervignano | Teatro Pasolini
February 26, 2013 ore 21.00
Scintille
Negli anni precedenti le operaie avevano tentato inutilmente di ottenere migliori condizioni di lavoro e di sicurezza. Seguiranno una serie di processi, da cui i proprietari della fabbrica usciranno praticamente impuniti. Ma la scintilla della protesta si è sprigionata da questa terribile vicenda, che diventerà uno dei precedenti storici per la Festa della Donna.
CREDITSdisegno luci Tiziano Scali
costumi Maria Grazia Bisio
New York, sabato 25 marzo 1911, ore 16 e 40: manca un quarto d'ora alla chiusura della fabbrica Triangle Waistshirt Company, produttrice di camicette. Sono al lavoro circa 600 persone, per lo più donne giovanissime: sono immigrate italiane o dall'Europa dell'Est e rappresentano il principale sostegno economico per le loro famiglie. Laura Curino rievoca questa giornata dal punto di vista delle protagoniste, una madre e due figlie, emigrate dall'Italia in cerca di fortuna. Una scintilla. Forse è scaturita da una delle fioche lampade a gas che illuminano le file di cucitrici, chine sulle loro macchine. In un attimo, all'Ottavo piano del grattacielo che ospita la fabbrica, prendono fuoco le camicette appese sopra le teste delle lavoratrici, gli avanzi di tessuto ammucchiati in enormi cumuli negli stanzoni, i rocchetti di filo. Le porte sono sbarrate: le hanno chiuse i proprietari della fabbrica, per impedire che le lavoratrici escano prima dell'orario stabilito. La tragedia si svolge in 18 minuti: 146 morti, quasi tutte ragazze.
Negli anni precedenti le operaie avevano tentato inutilmente di ottenere migliori condizioni di lavoro e di sicurezza. Seguiranno una serie di processi, da cui i proprietari della fabbrica usciranno praticamente impuniti. Ma la scintilla della protesta si è sprigionata da questa terribile vicenda, che diventerà uno dei precedenti storici per la Festa della Donna.
nell'interpretazione della Curino, il dolore e anche la dignità di quella “grandine di lucide scintille” di cui restano le due camicie bianche legate all'intelaiatura che rappresenta i banchi di lavoro della fabbrica
una fabbricazione sinestetica, un’opera tattile e precisissima
pièce di alta ingegneria emozionale e storica
un evento così brutale, assurdo e veloce: 18 minuti per morire 146 persone alla TWC. Va eseguito con delicatezza e amore
Scintille porta anche nel suo grembo la declinazione femminile della tragedia: tutte donne, tutte giovani, tutte povere, tutte immigrate
bravissima l’interprete
uno spettacolo dal sapore di teatro civile
una scintilla vera che dà fuoco a tutto
l’intero pubblico che rimane senza fiato
sembra di vedere un film ascoltando le immagini che escono da quella voce calda e concitata (di Laura Curino)
[Il Giornale - Francesca Camponero]