Udine | Teatro S. Giorgio, Sala Harold Pinter
May 23, 2021
Mondo Novo
Virgilio Sieni
CREDITSper una geografia emozionale della città
un progetto di Virgilio Sieni
per le cittadine e i cittadini dai 16 anni
Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni
CSS Teatro stabile di innovazione del FVG
Accademia sull’arte del gesto Firenze
4, 5, 6 giugno 2021, ore 20.30
Udine, Parcheggio Stadio Friuli (Ingresso Sud, Viale Candolini)
MONDO NOVO
un progetto di Virgilio Sieni
Mondo Novo è uno spettacolo ideato dal coreografo Virgilio Sieni per la città di Udine e per la Stagione Teatro Contatto Blossom Fioriture nel contesto delle sue pratiche per i Territori del gesto.
Virgilio Sieni - legato al CSS da una collaborazione pluriennale - crea un nuovo progetto artistico ispirato dai colori delle grandi opere e delle acqueforti dei Tiepolo, primo fra tutte, il grande affresco Il mondo novo (1791) di Cà Rezzonico a Venezia.
L’esperienza di Mondo Novo, sospesa più di un anno fa a causa della pandemia, può rifiorire ora ampliando la riflessione sul concetto di spazio tattile e proponendo un percorso danzato sulle forme di vicinanza con l’altro attraverso l’ascolto delle cose e della natura.
In un grande spazio urbano, nel piazzale del parcheggio sud dello stadio di Udine, il noto coreografo fiorentino incontra gli spettatori e i partecipanti - cittadini, danzatori, performer, artisti e studenti - e guida la loro attenzione alle qualità del gesto e della tattilità, in una danza che nasce dalla capacità di ascolto e di sguardo.
“Nella pittura del Tiepolo – Il mondo novo - una folla indistinta, ma con all’interno presenze emblematiche, è radunata per ammirare un cosmorama, innovativo dispositivo ottico che lascia intravedere paesaggi esotici con giochi di luci, riflessi e proiezioni. I personaggi sono raffigurati tutti di schiena, eccetto un fanciullo e un pulcinella, lasciando emergere un senso dell’infinito, visibile nei dettagli dello sguardo e dell’attesa.
In questa nascente geografia emozionale, alcuni gruppi di cittadini e danzatori daranno vita a forme di contatto con l’intorno della persona, ciò che chiamiamo aura: la capacità di simbiosi con l’altro.
Ecco che lo spazio della persona diviene un luogo condiviso e attraversabile: uno spazio tattile da accudire. La creazione di piccole comunità mette così in evidenza le possibilità di intravedere la lontananza come una declinazione dell’evasione, come un gesto di fuoriuscita dallo stato delle cose per vivere nella scoperta del presente”.
Virgilio Sieni