Udine | Teatro Palamostre, Sala Pier Paolo Pasolini
March 2, 2019 ore 21:00
Panorama
CREDITSdrammaturgia Erik Ehn e Daniela Nicolò
sound design Enrico Casagrande
video design USA CultureHub NYC con Sangmin Chae
video design Europa Paride Donatelli e Alessio Spirli
visual project Bosul Kim e Seung Ho Jeong
in coproduzione con Seoul Institute of the Arts, CultureHub, New York, Vooruit, Gent, Triennale Teatro dell’Arte, Milano, Emilia Romagna Teatro Fondazione, Grec Festival, Barcellona, L’arboreto - Teatro Dimora, Mondaino
in collaborazione con Under The Radar Festival, New York
con il sostegno di MiBAC, Regione Emilia Romagna
spettacolo in lingua inglese con sovratitoli in italiano
2 marzo 2019 ore 21
Teatro Contatto
Udine, Teatro Palamostre
INCONTRI
al termine dello spettacolo Daniela Nicolò, Enrico Casagrande e la compagnia incontrano il pubblico. Conduce Rita Maffei
Panorama è una parola di origine greca formata dalla radice del verbo “vedere” e dalla parola “tutto” e sulla possibilità di “vedere il più possibile”, di intraprendere nuove avventure esistenziali Altrove, senza barriere o limiti all’orizzonte delle opportunità, è incentrato il progetto.
É una biografia plurale e visionaria del gruppo interetnico di performers del mitico teatro dell’East Village newyorkese, fondato da Ellen Stewart, scaturita da lunghe interviste e ricerche nel background degli attori/attrici della compagnia: molti si sono spostati da altre città e continenti per realizzare il proprio progetto artistico a New York.
Con il supporto del drammaturgo Erik Ehn - e un elaborato dispositivo visuale sviluppato al Seoul Institute of the Arts – Motus delinea nuovi panorami esistenziali, dove il nomadismo diventa una proprietà intrinseca dell’esistere (e dell’essere artista), mettendo a dura prova ogni tentativo di fissare irrevocabilmente persone, nazionalità, etnie, professioni in categorie gerarchiche e immutabili.
Panorama è una ulteriore tappa del percorso inaugurato da MDLSX, in cui si rivendica il diritto alla non appartenenza, alla libertà di transitare da un genere all’altro, da una forma di vita all’altra - senza barriere - abbattendo ogni tipo di pregiudizio: Rosi Braidotti scrive di “appartenenza aperta alle Molteplicità” proponendo un’identità post-nazionalistica per tutte le popolazioni del mondo, fondata sul concetto di identità
fluida e identità nomade.
Panorama scava nel cuore di questa urgenza politica con un formato narrativo “post-documentario”, che attinge all’esperienza dell’essere attore (e straniero) in una società frantumata dal Trumpismo come quella americana, per esplodere in una caleidoscopica performance sull’umano diritto all’essere in movimento.