Udine | Teatro Palamostre, Sala Pier Paolo Pasolini
4 marzo, ore 21.00
La Scortecata
Emma Dante torna a praticare il suo straordinario teatro di attori, partiture fisiche e drammaturgia popolare con La Scortecata, una creazione ispirata ad un racconto seicentesco tratto da Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile, la raccolta di 50 fiabe in dialetto napoletano raccontate in cinque giorni che dà vita a un mondo fantastico e sofisticato
CREDITStesto e regia Emma Dante
luci Cristian Zucaro
4 marzo ore 21
Udine, Teatro Palamostre, Sala Pier Paolo Pasolini
al termine dello spettacolo la compagnia incontra il pubblico
Emma Dante torna a praticare il suo straordinario teatro di attori, partiture fisiche e drammaturgia popolare con una creazione tratta da un racconto seicentesco estratto da Lo cunto de li cunti, la stessa raccolta di 50 fiabe in dialetto napoletano raccontate in cinque giorni che è stata di ispirazione anche per il regista Matteo Garrone per il suo film, Il racconto dei racconti.
L’autore de Lo cunto de li cunti, Giambattista Basile, usa la fiaba per ricreare un mondo fantastico e sofisticato partendo dal basso.
E’ in questo stesso immaginario che prolifera, magnifico e potente, il teatro di Emma Dante.
Con due attori maschi nella parte delle due vecchiette che fanno innamorare con la loro voce un Re, alla regista palermitana bastano una scena vuota, due semplici seggiole, una porta e un castello in miniatura, per accompagnarci in un mondo fatto di illusioni e sogni.
“La Scortecata e lo trattenimiento decemo de la iornata primma e narra la storia di un re che s’innamora della voce di una vecchia, la quale vive in una catapecchia insieme alla sorella più vecchia di lei.
Il re, gabbato dal dito che la vecchia gli mostra dal buco della serratura, la invita a dormire con lui. Ma dopo l’amplesso, accorgendosi di essere stato ingannato, la butta giù dalla finestra. La vecchia non muore ma resta appesa a un albero. Da lì passa una fata che le fa un incantesimo e diventata una bellissima giovane, il re se la prende per moglie.
In una scena vuota, due uomini, a cui sono affidati i ruoli femminili come nella tradizione del teatro settecentesco, drammatizzano la fiaba incarnando le due vecchie e il re”.
Emma Dante
Citazione
La morale: “Il maledetto vizio delle femmine di apparire belle le riduce a tali eccessi che, per indorare la cornice della fronte, guastano il quadro della faccia.”— da “Lo cunto de li cunti”
www.emmadante.com