Udine | Teatro S. Giorgio
April 5, 2014 ore 22:15
Io Fiordipisello
CREDITStraduzione Pieraldo Girotto
5 aprile 2014 ore 19 / ore 21 / ore 22.15
Udine Teatro S.Giorgio [Teatro Contatto]
IO CINNA / IO BANQUO / IO FIORDIPISELLO
Progetto Io Shakespeare / ACCADEMIA DEGLI ARTEFATTI
di Tim Crouch, traduzione Pieraldo Girotto
con Gabriele Benedetti (Io Cinna), Enrico Campanati, Matteo Selis (Io Banquo), Matteo Angius, Fabrizio Arcuri (Io Fiordipisello)
regia Fabrizio Arcuri
una produzione Accademia degli Artefatti
in co-produzione con CSS Teatro stabile di innovazione del FVG (Io Cinna) e Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse (Io Banquo)
Una coinvolgente ‘maratona’ con i tre capitoli del progetto Io Shakespeare realizzato per la prima volta in Italia dall’Accademia degli Artefatti, dall'opera del drammaturgo britannico Tim Crouch. Con Io Shakespeare Crouch riscrive note commedie e drammi shakespeariani dal punto di vista di personaggi minori e secondari, attivando un dispositivo che fa rivivere queste storie, realizzando spettacoli ulteriori, imprevedibili e dirompenti: ore 19 IO CINNA (produzione CSS con l’udinese Gabriele Benedetti), ore 21 IO BANQUO, ore 22.15 IO FIORDIPISELLO in sequenza sabato 5 aprile al Teatro S.Giorgio di Udine. Al termine del primo monologo, alle 20.15, Teatro Contatto offrirà a tutto il pubblico uno speciale Buffet 'I Eat Shakespeare', un gustoso break gastronomico prima di affrontare le successive 2 tappe della piacevole 'maratona'.
unico biglietto per l'intera serata / intero 18€, ridotto 15€, studenti 12€
scopri tutte le riduzioni con ContattoCard: Biglietteria Teatro Contatto
Accademia degli Artefatti
#Shakespeare ha scritto per loro solo poche battute. Ma oggi #Cinna, #Banquo, #Fiordipisello hanno qualcosa da dirci, secondo #TimCrouch
Fiordipisello è un folletto di Sogno di una notte di mezza estate. Appare due volte nel testo di Shakespeare, che gli affida una sola battuta: ‘Sono pronto’. Tim Crouch da invece un’altra, unica e ultima, possibilità a Fiordipisello, rimettendo in gioco il rapporto tra quest’ultimo e Shakespeare. Ecco allora i sogni dell’ultimo dei folletti per raccontare la storia di un sogno. Questa volta a Fiordipisello non mancano le parole, gli mancano gli attori della storia di cui è autore ulteriore. Non resta che coinvolgere gli spettatori in un gioco moltiplicato di legittimità rappresentativa: chi può dire cosa e come? Gli spettatori, invitati inconsapevoli di un Sogno, diventano ora protagonisti della sua rappresentazione. Tutto è quello che era, ma è già qualcos’altro di cui non sappiamo ancora nulla. Quel che resta di una festa (maschere e coriandoli ovunque, cibo, vino e vomito sul pavimento, echi di musiche lontane) e amori, consumati o inconsumabili, disegnano la vertigine in cui cade Fiordipisello, nel tentativo ultimo di essere se stesso (o quello che lui crede di essere). Un tentativo che è quello di tutti, testimoni silenziati di una storia a cui non possiamo rinunciare di partecipare.
www.artefatti.it