Udine | Teatro S. Giorgio
14-15 gennaio, ore 21:00 e ore 22:00
Bestiale improvviso_prima ipotesi
Visioni 3D, ologrammi, body art, suoni sintetici sull’incommensurabile bellezza della natura. Una distesa di ghiaccio. Candore, nitidezza, gelo della notte. Due creature nell’alba livida di un day after.
CREDITSvioloncello Viola Mattioni
in co-produzione con Romaeuropa Festival / Centrale Fies / Festival delle Colline Torinesi / Fabbrica Europa
con il sostegno del programma cultura della Commissione Europea progetto focus on art and science in the performing arts / Regione Lazio / Operaestate Festival
performDance
Dalle visioni di Apocalisse di Seigradi, Contatto ci immerge in un nuovo esperimento multisensoriale ed emozionante dei romani Santasangre, questa volta attratti dal tema dell’energia nelle sue declinazioni e dalle diverse reazioni che il suo impiego può provocare. Bestiale improvviso insegue la meraviglia della natura, il suo sorprenderci, anche il suo spaventarci con una potenza sovraumana, in uno stratificarsi di visioni ancestrali e al tempo stesso tecnologiche che sempre sorprendono.
Ogni fenomeno presente in natura che si mostra nel suo essere facendosi chiamare meraviglia, porta con sé contemporaneamente un’equivalente dimensione di inquietudine, di terrificante bellezza che lascia all’uomo l’esperienza del proprio essere finito.
La meraviglia della natura ci sorprende e ci spaventa nello stesso istante.
E’ in questo duplice valore, sotteso al piano emotivo ed estetico, che in bilico ci muoveremo per essere nella bellezza della catastrofe, nessuna apologia della distruzione quanto piuttosto un canto per restituire alla natura ciò che l’uomo tenta di mistificare.
L’energia nucleare è una fonte di energia primaria presente in natura e che delle sue reazioni, fusione e fissione, solo quelle indotte fanno capo all’imprudente intervento e uso dell’uomo. Se una fusione indotta è responsabile della pericolosissima bomba all’idrogeno, quella spontanea ci regala una delle più preziose manifestazioni della natura, l’energia delle stelle.
Santasangre
“Mettono a punto installazioni meccaniche, strutture olografiche, estetiche degli ambienti, musiche tecnologiche. Sono i Santasangre, una compagnia teatrale nata nel 2001. Hanno scelto il marchio Santasangre per l’identificazione con l’omonimo film di Alejandro Jodorowsky e per puntualizzare il fondamento di corpo e sangue, ma anche di media e di realtà virtuale. (...) Il loro ultimo studio in vista di una progressiva riflessione sull’energia della materia pone al centro della scena una lastra di ghiaccio di tre metri per tre. (...) La lastra assume una vitalità sperimentale e spettacolare in quanto superficie –schermo su cui vengono proiettati video che sono sorgenti naturali di luce”
Rodolfo Di Giammarco, La Repubblica