I topi

In un deserto post atomico Michela Lucenti e i suoi danzatori del Balletto Civile muovono i primi passi di una nuova specie in una favola raccontata con i corpi, i loro movimenti, il loro canto.

Un’enorme luna piena, che sembra appena spuntata da un racconto esoterico di George Gurdjieff, illumina dall’alto il paesaggio, quieto e azzurro, di quel dopo che segue a una fine, il silenzio che piomba su un’apocalisse. Su 100 metri quadri di sabbia chiara - un deserto vuoto, postumo - gli Ultimi - uomini, donne, creature stranite - aprono squarci di reale attraverso urgenti scene di teatro fisico, di poesia scarna e contemporanea. Quali creature muovono i primi passi in questo nuovo mondo senza più specie? Quali retaggi e relitti d’umanità portano con sé i sopravvissuti? Quali sentimenti, impulsi e giochi resistono a tutti i cataclismi, come un’erba infestante o come un balsamo benefico?  Balletto Civile, formazione nata dall’esperienza de L’Impasto a Udine, e capitanata da Michela Lucenti, danzatrice e coreografa, torna a coltivare la sua danza nella ricchezza delle relazioni, il movimento come intenzione, il canto come rituale radicale.