Udine | Teatro Palamostre
December 7, 1995
December 10, 1995
Le voci buie
Otto attori sordomuti raccontano il loro mondo spettacolo toccante, poetico, profondamente umano.
CREDITSDodici attori in scena. Otto attori sono sordomuti... È la prima esperienza teatrale in cui il linguaggio del silenzio si intreccia alle voci di chi parla. È il mondo dei sordomuti raccontato attraverso la storia di Marianna, una bambina nata udente da genitori non udenti. È la storia autobiografica di Giusi Cataldo, autrice - insieme a Marco Caronna - regista e interprete della sua opera prima. Da piccola come la Marianna dello spettacolo, Giusi si rifiutava di parlare, perchè l'unica lingua conosciuta erano i gesti che le erano stati insegnati dai genitori. È stata costretta a vivere con una zia per sbloccare la voce, ma dal mando dei sordomuti non mi sono mai staccata, ho cantinuata a viverlo pur sapendo che per loro, oramai, ero io diversa, l'estranea.
... Così anche noi entriamo a far parte della storia di Marianna, bambina con udito e parola, ma che, essendo figlia di non udenti, si trova a vivere in un mondo ostile e rifiuta la parola, salvo poi ritrovarla come riconquista di un mezzo di espressione. Giustamente allora, l'alto muro che improvvisamente si apre per rivelare, in flash back, il passato della protagonista può essere assunto a emblema di una divisione, di un ostacolo superato attraverso la vitalità del gesto, del corpo che si rispecchia nell'applauso fragoroso del pubblico e in quello silenzioso - le braccia alzate, le mani ruotate con forza - dei molti non udenti in sala, più coinvolgente di un urlo...
Maria Grazia Gregori, L'Unità