Victoria Station
Corsa notturna in taxi, per spettatori e interprete. Uno dei divertenti piccoli scherzi di Harold Pinter in un allestimento assolutamente realistico e elettrizzante a cura di Giuseppe Bevilacqua, con Paolo Fagiolo
CREDITStraduzione Alessandra Serra
14-18 novembre / 20 novembre-3 dicembre
5-6 dicembre, partenza taxi ore 21.00 / 21.30 / 22.00 / 22.30
Udine, Teatro S. Giorgio - esterno
LIVING THINGS - HAROLD PINTER: Pinter’s Shorts
durata 25 minuti
Corsa notturna in taxi, per spettatori e interprete. Dedicato alla città e ai suoi percorsi, terreno vago viaggiatori occasionali e professionisti del volante, Victoria Station (dal nome del più famoso terminal londinese) è uno dei divertenti piccoli scherzi di Pinter e motiva adesso un allestimento assolutamente realistico e elettrizzante.
Una città di notte. Grande, come tutto ciò che sta sotto la notte. E due persone: la prima, un centralinista, chiuso in un ufficio. La seconda, un’autista, chiuso nel suo taxi. Si parlano sotto la notte, dentro il silenzio, come fossero i soli al mondo. Si cercano. Ma chi cerca l’altro? Le voci si sgranano, segnali disturbati di un unico disagio: l’uno “gira” e vede la notte, l’altro chiama e immagina nella sua poca luce. Quella notte, forse si sta creando una storia d’amore nuova. O due? O tre? Ma nell’ufficio un nuovo amore solo immaginato. Tutto si può scordare, tutto si può vedere, tutti lo sappiamo, quando ci si innamora, e quando due voci umane sentono oscuramente nella notte priva di rumori la necessità di una vicinanza. Reale è solo il bisogno troppo umano, e semplice necessità nell’ambiguità tra esistere e sognare un vero incontro.
Un’auto sotto il cielo della notte non è forse anch’essa un teatro di questo nostro sogno?
Giuseppe Bevilacqua