Ribellione

Roberto Anglisani

CREDITS
year
2025
text
dal romanzo La Ribellione di Jospeh Roth
directed by
Francesco Niccolini
cast
Roberto Anglisani
production
CSS Teatro stabile di innovazione del FVG

La ribellione – Contro Dio e la sua ingiustizia… e la grazia?
La storia narra le vicissitudini di Andreas Pum, un reduce di guerra storpio, a tratti ingenuo, che crede ciecamente nello Stato e nella sua Giustizia. È uno che non si ribella, che tira per la sua strada, un timorato di Dio. Tutti gli altri, per lui, sono dei pagani, dei senza Dio e dei ribelli.
Dopo le battaglie che gli hanno portato via una gamba, ricomincia una vita con una vedova, la figlia di lei, un mulo e un organetto a manovella che gli sembrano la cosa più bella del mondo. È felice così. Le sue teorie sulla Stato paterno e sulla Giustizia che fa il suo corso, sono ormai confermate.
Poi, per caso incontra un uomo che distrugge la sua vita, lo trasforma e gli fa perdere ogni speranza nello Stato, nella sua Giustizia, nella bellezza della propria esistenza già precariamente ricostruita dopo l’orrore della guerra. Finisce in carcere, e proprio lì tutte le sue convinzioni sulla bontà dello Stato e sul corretto corso della Giustizia, iniziano a crollare. Giorno dopo giorno è lui stesso a diventare un pagano.
In prigione vorrebbe dare da mangiare a dei passeri, perché crede che nessuno, nemmeno Dio, si curi di loro. Guardando quegli uccelli sente il gemito della creazione, il suo essere in pena; se ne accorge perché anche lui adesso è in una pena ingiusta e solo grazie a questa, solo perché la sta attraversando, riesce a intercettare anche quella degli altri, persino degli uccelli. Commovente la predica che rivolge a queste creature.
La sua fede è oramai così debole che alla risposta del secondino che gli dice che agli uccelli ci pensa Dio, Andreas gli risponde: – Ne è proprio sicuro?
Per lui è ormai chiaro che Dio non si prende cura né degli uomini, né di tutte le altre creature.
Dov’è infatti Dio di fronte a tutto ciò che gli è accaduto? Perché non l’ha difeso dall’ingiusta giustizia degli uomini? Dov’è la giustizia? Dov’è, più sottilmente, la verità?
Uscito dal carcere trasformato, invecchiato e depresso, cerca di ricominciare a vivere, ma in verità si lascia morire lentamente.
Verso la fine, mentre sta morendo, crede di essere in tribunale per la vecchia faccenda che aveva travolto la sua vita e si trova davanti a Dio, sotto le spoglie di un giudice, che gli fa questa domanda: – Andreas, che cosa opprime il tuo cuore?
Qui l’ex soldato gli scaglia addosso improperi, parole che son bestemmie, accuse inaudite e che fanno tremare ogni credente, perché ogni credente la pensa un po’ come l’Andreas del finale.
Si ribella a Dio (da qui il titolo), lo accusa di tutto, rifiuta la grazia e dice che, piuttosto che stare con lui, preferisce andare all’inferno. Allora quel giudice, allontanandosi da lui, diventa sempre più grande, luminoso e alla fine sorride ad Andreas, che comincia a piangere.
È andato all’inferno o in paradiso? Il suo pianto era un pianto liberatorio o di chi, disperato, sa di aver perso ogni possibilità di comunione con Dio? Ma avrebbe davvero riso, Dio, se Andreas fosse andato all’inferno, o non si sarebbe piuttosto messo a piangere anche lui? Davvero Dio accoglie la richiesta rabbiosa e ribelle di Andreas?
Piuttosto, forse, Roth pone l’uomo di fronte a un Dio che dona la grazia anche a chi gli chiede l’inferno, perché sa che quelle bestemmie sono giuste, che quel desiderio d’inferno altro non è che il frutto di una vita patita nell’ingiustizia, l’urlo disperato di chi si aspettava la giustizia divina e invece non l’ha mai incontrata. Proprio per questi patimenti egli merita il paradiso. È quasi un Dio sordo alle richieste di Andreas, un Dio che sa bene che nella rabbia, si dicono anche tante sciocchezze. E La grazia di Dio è più forte della rabbia.
Ed è proprio da quel sorriso finale di Dio e dal pianto liberatorio, non di condannato, di Andreas, che capiamo che finalmente giustizia è fatta e finalmente anche lui può accedere alle stanze eterne.