Nel segno del drago
Francesco Accomando con la Compagnia del CSS riprende il filo di un lavoro di attore sugli elementi strutturali e di improvvisazione della Commedia dell'Arte mantenendo il rapporto con la "materia di Bretagna" e il mito di Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda
CREDITSdrammaturgia Francesco Accomando
maschere di Stefano Perocco
La Compagnia del CSS prosegue con questo spettacolo di Francesco Accomando, secondo atto del cammino intrapreso con Come mai non siamo in otto?, una delle due linee di sviluppo artistico e produttivo determinate dalla proficua e attiva collaborazione che unisce al Centro Servizi e Spettacoli, il Comune di Udine e la Solari Udine Spa, in un'associazione mista tra Ente pubblico ed Ente privato a favore del teatro che si fonda su basi progettuali e continuative.
Nel segno del drago, che Francesco Accomando ha liberamente tratto dal testo dello scrittore russo E.L. Schwarz Il drago, riprende il filo di un lavoro di attore sugli elementi strutturali e di improvvisazione della Commedia dell'Arte (come già nel precedente spettacolo), mantenendo, come linea di lavoro generale, il rapporto con la "materia di Bretagna" e il mito di Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda, come occasione di confronto con i fondamenti narrativi del teatro ma percorso anche interno alla Compagnia, di studio e ricerca del Teatro.
Chiamato da una città sottomessa e alla ricerca della libertà, è Lancillotto, nella sua ricerca del Sacro Graal, a imbattersi nel Drago, presenza innaturale, non immaginabile ma intimamente forte nell'oscuro della coscienza di tutti.