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Teatro Contatto nelle “camere delle meraviglie” di ricci/forte. Dal 15 al 19 novembre il duo drammaturgico torna a Udine per un site-specific della loro serie di Wunderkammer Soap

Secondo una tradizione diffusa fra i collezionisti europei a partire dal XVI secolo, una Wunderkammer era un luogo dove venivano conservate raccolte di oggetti straordinari o di rara bellezza, capaci di destare, appunto, meraviglia. Scopo dei trafficanti di rarità era riuscire ad impossessarsi, pagando anche cifre cospicue, di cose eccezionali che provenissero dal mondo della natura o create manualmente dal talento dell'uomo.

Dalla fascinazione di queste “collezioni” così speciali e insolite, il duo di drammaturghi RICCI/FORTE ha creato una serie teatrale di successo che da alcuni anni riesplora in forma scenica e “intima” il format delle “camere delle meraviglie” come occasione per incursioni pop ed emozionanti, di grande coinvolgimento per gli spettatori e che innestano un forte cortocircuito fra Mito e Presente.

Una di queste, Wunderkammer Soap#4_Edoardo II si apre al pubblico di Teatro Contatto 35 per cinque sere, dal 15 al 19 novembre, per quattro repliche al giorno  - inizio ore 19.30,  20.30, 21.30 e 22.30 – che coinvolgeranno ognuna 10 spettatori alla volta, voyeur per una sera. Il luogo di ritrovo per gli spettatori è il Teatro Palamostre di Udine (info e prevendite: Teatro Palamostre Udine, dal martedì al sabato, dalle 17.30 alle 19.30. t. 0432.506925. online: www.cssudine.itbiglietteria@cssudine.it).

Al posto degli oggetti, nelle Wunderkammer di ricci/forte si conservano reperti di materiale umano, in un “sottovetro soap”che ce ne espone a carne viva storie e vissuto, ci racconta il prezzo che hanno dovuto pagare per “uscire dal mucchio”.

Nella camera #4, troveremo frammenti inquieti provenienti dall’universo elisabettiano dell’Edoardo II di Christopher Marlowe.

E’ lì che duellano le anime di re Edoardo, della moglie Isabella e dell’amato Gaviston, i protagonisti del dramma. E’ lì che si espone  - in rituali quotidiani privati all’interno di una stanza-cantina-luogo in disuso in cui ci troveremo a pochi passi dalle interpreti, Anna Gualdo, Liliana Laera, Ramona Genna -  il torturante senso di colpa di Isabella, assassina di fronte all’amore assoluto, scoccato in fila alla cassa di Ikea, tra suo marito e un commesso.

Quello fra Edoardo e Gaveston –  spiega il regista Stefano Ricci - è un rapporto di cui non si comprende la maestosità e che esclude tutti gli altri. E allora, autoreclusa nel proprio rimorso, Isabella soffoca la sua frana di esser rimasta inchiodata ai suoi dogmi, senza possibilità di cambiare la persona amata al punto di annullarne l’esistenza ponendole fine con un paio di calze, simbolo di una seduzione ormai abbandonata e che continua impalpabile a stringersi intorno alla gola di lei. Cambiando il destino di Edoardo e quello della Storia, Isabella abdica quella femminilità, intesa come proposta spettacolare e posticcia, che ha collassato il suo futuro, relegandola in uno sdoppiamento trino che accompagna la sua veglia”.

Il 19 novembre, lo spettacolo sarà proposto in doppia serata con un altro appuntamento di Teatro Contatto, Orestea nello sfascio di Collettivo InternEnki che si potrà vedere al Teatro S. Giorgio di Udine, alle ore 19.00.

La Stagione Teatro Contatto 35 è realizzata con il sostegno di MiBACT – Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Comune di Udine e la partecipazione di Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone, con il sostegno di Amga Energia & Servizi società del Gruppo Hera Comm e Banca di Udine.