Chi meglio di chi ci vive ogni giorno, può raccontare un luogo e la sua molteplicità? E se il luogo di parliamo è proprio Udine, la città che le mappe collocano a Latitudine 46° 03' 43" Nord - Longitudine 13° 14' 32" Est, quali scenari, quali angoli e scorci nascosti, quali personaggi, quali incontri e storie lo rappresenterebbero?
Meno di due mesi fa, la regista Rita Maffei ha rilanciato questi interrogativi ai cittadini di Udine, invitandoli a prendere parte ad un esperimento di arte partecipata, pensato proprio con questo intento: mettere in relazione persone che sono nate, vivono, lavorano, studiano, sono arrivate a Udine da altri luoghi, e renderli protagonisti di una narrazione a più voci e collettiva.
All’appello hanno risposto un centinaio di persone, che da sei settimane si ritrovano per le prove di N46°-E13°, lo spettacolo con cui sabato 5 novembre si inaugura, al Teatro Palamostre di Udine (inizio ore 21.00) la stagione numero 35 di Teatro Contatto del CSS, realizzata con il sostegno di Mibact, Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Udine, Fondazione Crup, Amga e Banca di Udine.
“Lo spaesamento che proviamo in questo momento storico – spiega la regista – necessita di punti di riferimento: coordinate geografiche e mappe, oppure di sguardi, storie, amicizie, parole, emozioni. N46°-E13° è un esperimento di arte partecipata dove i numeri e le statistiche lasciano il passo alle persone, alle relazioni, dove i cittadini interpretano se stessi in un reticolo di microstorie e di frammenti che restituiranno un ritratto della città lontano dagli stereotipi e pulsante di verità”.
Sul palcoscenico il prossimo sabato, ci saranno quindi i 48 partecipanti al laboratorio preparatorio, ai quali si sono aggiunti i cantanti del Coro popolare della Resistenza di Udine, 11 coppie di ballerini di tango, alcuni musicisti. Lo spettacolo è creato con il contributo diretto di tutti i suoi partecipanti, la drammaturgia e la regia sono di Rita Maffei, gli interventi visivi dell’artista Luigina Tusini, la supervisione coreografica di Laura Della Longa, la maestra di tango e la direzione coro sono di Nicoletta Oscuro, il disegno luci di Alberto Bevilacqua.
E di “Relazioni” si occuperà l’intera stagione di Teatro Contatto 35, attraversata, da novembre 2016 a maggio 2017, da spettacoli scelti per rispecchiare Il pubblico e il privato nel Nuovo Millennio proprio attraverso quel focus, esplorato a tutti i suoi possibili livelli, dal più intimo, privato, a quello delle relazioni sociali e pubbliche.
Relazioni che l’Arte e il Teatro indagano e rappresentano, fra realtà e finzione, nei formati più contemporanei.
Teatro Contatto 35 porterà in scena novità drammaturgiche, dispositivi scenici fra i più contemporanei, riscritture di noti classici, inedite intersezioni fra linguaggi artistici, nelle creazioni di tantissimi protagonisti e compagnie italiane e internazionali, dai sempre deflagranti ricci/forte che tornano a Contatto con un site-specific per una delle loro Wunderkammer Soap (Edoardo II), a Gabriele Vacis (La parola padre) alla Compagnia siciliana capitanata da Scimone Sframeli (Amore), e, fra gli emergenti ci saranno, il performer croato Matija Ferlin (Sad Sam Lucky/Almost 6) e l’israeliano Arkadi Zaides, Dewey Dell (Sleep Technique)i veneti ExvUoto (Sisters), il collettivo InternoEnki che racconta le derive del nostro Sud (Orestea nello sfascio), Fabio Cherstich che smaschera la giungla del mondo del lavoro (Bull). E ancora, dalla Francia arriva la nuova drammaturgia ironica e provocatoria delle fiabe contemporanee di Joel Pommerat messe in scena da Fabrizio Arcuri (Pinocchio/Cenerentola); dalla Spagna, la novità irriverente e ad alta tecnologia di Agroupation Senor Serrano (A House in Asia, fiction sulla cattura di Bin Laden), dall’Iran una nuova creazione su libertà e controllo di Amir Reza Koohestani (Hearing). Edoardo Erba ricorda l’eccidio di 69 giovani norvegesi sull’isola di Utoya, con la regia di Serena Sinigaglia; Fausto Paravidino riscopre l’attualità di Ferenc Molnar (Souper); Alessandro Marinuzzi guida una riflessione collettiva sul senso dell’Utopia oggi, Teho Teardo e Elio Germanio traducono in suoni e voci Il Viaggio al termine della notte di Céline; Massimo Somaglino e Fabiano Fantini ricordano la figura profetica e militante di David Maria Turoldo con una compagnia di sette affiatati giovani attori (Il canto e la fionda), mentre dal Brasile, Christiane Jathay instaura nuove relazioni sceniche fra teatro e cinema in un rivoluzionario adattamento da Tre sorelle di Cechov (E se andassimo a Mosca?).
Il 9 novembre, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, la stagione del CSS avvia anche il suo segmento di Contatto Comico con il one-woman-show di Virginia Raffaele (Performance) seguita da Ale&Franz (Tanti lati latitanti, 8-9 dicembre ) e da Natalino Balasso (Toni Sartana e le streghe di Bagdàd, 26 marzo).
Informazioni e prevendite già disponibili per tutti gli spettacoli alla biglietteria del Teatro Palamostre, aperta dal martedì al sabato, dalle 17.30 alle 19.30 (tel. 0432.506925).