Pier Paolo Pasolini al centro del progetto di produzione del CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, a quarant'anni dalla scomparsa
Il
2 novembre 2015 saranno trascorsi quaranta anni da quando siamo stati privati dello sguardo lucido e veggente di
Pier Paolo Pasolini. Per il
CSS Teatro stabile di innovazione del FVG è naturale ritornare – una volta di più, dopo la monografia a lui dedicata nel 1981 e il progetto
Un viaggio lungo un anno del 1995, realizzato a vent'anni dalla scomparsa – a questo autore che al Friuli ha dedicato una così cospicua produzione artistica.
Seguendo il filo rosso di un tema conduttore, la relazione pubblico/privato, una dicotomia centrale nell'opera come nella vita del poeta, il CSS dedica, nel 2015, un suo progetto di produzione a Pasolini, invitando i registi del suo nucleo artistico di riferimento per il prossimo triennio a costruire una progettualità che parta dal corpus dell’opera e dalla sua biografia, ma che sia al contempo un attraversamento, un cogliere “passaggi di testimone”, anche in altri autori e opere che ne rispecchino l’eredità di pensiero e culturale.
A partire dall’estate, Virgilio Sieni, Giuseppe Battiston, Luigi Lo Cascio, ricci/forte, Fabrizio Arcuri e Rita Maffei cureranno 6 diversi allestimenti che debutteranno a Udine fra novembre 2015 e febbraio 2016. Di alcune di esse, sono previste già dalle prossime settimane le prime fasi di selezione dei cast.
Il coreografo
Virgilio Sieni lavorerà su Pasolini per
Fuga Pasolini_Ballo 1922, creazione pensata per Udine e i suoi cittadini. Lo spettacolo si svilupperà coinvolgendo cinquanta partecipanti, fra amatori, anziani, giovanissimi, danzatori, cittadini, donne e uomini, madri, padri, figli che Sieni ha selezionato a Udine.
Fuga Pasolini_Ballo 1922 sarà fra gli eventi che l’1 novembre animeranno un’intera serata in memoria di Pasolini nel quarantennale della morte. La stessa sera debutterà anche
Non c’è acqua più fresca un “viaggio di ritorno” alla “terra di temporali e primule”, anche autobiografico, ideato e interpretato da
Giuseppe Battiston, pensato per restituire la bellezza del grande laboratorio di poesia in lingua friulana di Pasolini e il suo spessore emozionale nella nostra memoria collettiva.
A partire dagli stimoli del celebre articolo del Corriere “Cos’è questo golpe? Io so”,
Fabrizio Arcuri trova un raccordo con
Materiali per una tragedia tedesca di
Antonio Tarantino, densa piéce sugli anni di piombo, per realizzare un serial teatrale a puntate che debutterà a dicembre 2015.
Alla poesia pasoliniana, ma in lingua italiana, ci riporterà
Luigi Lo Cascio, che a dicembre torna a Udine per lavorare con il CSS. Interconnesso a una partitura di video-animazione, Lo Cascio indaga sulla “relazione” intima e sociale che emerge dal corpus poetico di Pasolini, fino alla sua forte e profetica posizione pubblica.
Anche
Rita Maffei pone l’opera di Pasolini al centro di uno sviluppo drammaturgico, in questo caso ispirato al viaggio del poeta dal Friuli a Roma, nel 1950:
Il treno è uno spettacolo a episodi in cui luoghi cardine della biografia e tracce dell’opera di Pasolini si mescolano e dialogano con l’eredità viva del poeta in noi.
L’acclamato duo di drammaturghi
ricci/forte sarà infine l’artefice di
Ultimo inventario prima di liquidazione, uno spettacolo che debutterà a inizio 2016 e con un primo site specific a dicembre: un’occasione per condividere istanze che muovono le nuove generazioni europee a partire dal bisogno di etica che Pasolini lanciava dalle sue pagine.
Infine, nella primavera 2016, partirà
Il treno di Pier Paolo Pasolini, un treno speciale che partirà da Udine per raggiungere Matera. L’idea del treno nasce dalla collaborazione fra il
Teatro di Roma e il CSS, nell'ambito delle Manifestazioni per il quarantennale della morte di Pier Paolo Pasolini promosse dal Ministero per il beni e le attività culturali e il turismo. L’intenso viaggio che connetterà i due luoghi simbolici della biografia del poeta, sarà animato da incontri, dialoghi, spettacoli, video e memorie.