| nelle aule scolastiche
marzo 2008
Umanità di Dante
Itinerari nelle tre cantiche della Divina Commedia con Giuseppe Bevilacqua.
CREDITSITINERARI NELLA PRIMA CANTICA - INFERNO
La contemplazione del male come necessario itinerario alla conoscenza di sé, è pur abitata dal tragico commuoversi di Dante per un’umanità sfigurata dal proprio rifiuto dell’amore di Dio. È questo movimento dell’animo di Dante a rendere possibile il ricomporsi dell’esperienza del male in un disegno provvidenziale di salvezza, originando la possibilità di un ritorno a sé, di una purificazione, di un oltrepassamento, e di una luce che restituisca senso a un presente tragico – interiore e storico – bloccato nei rituali dell’avidità, della violenza, chiuso nel buio del tradimento radicale della propria umanità. Particolare rilievo verrà dato alla concretezza emblematica delle immagini e alla drammaticità dei personaggi, al loro situarsi all’interno di un’esperienza conoscitiva di sé da parte di Dante, risolta nel flusso poetico delle terzine, nel fisicizzarsi del ritmo, nel violento alternarsi dei registri linguistici.
ITINERARI NELLA SECONDA CANTICA - PURGATORIO
L’Ascesa al perfezionamento di sé è pregna della nostalgia di un futuro, dove il passato – la giovinezza, Firenze, gli amici, Beatrice – riappaia nella luce nuova della grazia, rinnovandosi lo stesso senso della Poesia, ora ancorata saldamente all’Eticità. Il Purgatorio è così l’aprirsi del primo mondo di Dante alla matura coscienza, filosofica e esistenziale, del bene e al contempo dei limiti della Ragione umana. Luogo di contemplazione è così il tempo, non ancora risolto, del divenire, faticosamente, sempre più sé, sempre più prossimo a quell’umiltà che, sola, potrà riaccostarlo a Beatrice, nell’incontro più rivelativo. Particolare rilievo verrà dato alla temperie sentimentale che attraversa i paesaggi e i personaggi del Purgatorio, e al progressivo spiritualizzarsi del ritmo delle terzine, nell’evocazione della poesia stilnovista, attraverso i numerosi riferimenti iconici e lessicali.
ITINERARI NELLA TERZA CANTICA - PARADISO
La beatitudine di un tempo redento si nutre dello stupore di Dante dinanzi alla pienezza del compimento in Dio. Estetica comunione con i Cieli ed estetica comunicazione con la donna che lo conduce al limite più estremo del mistico amore... Amore tra due creature, amore compassione, amore per tutto il creato, amore di Dio impresso nell’animo come ricerca di autentica e profonda felicità. La beatitudine del Paradiso è così esperienza di innamorato, di Beatrice, della poesia, del creato. Termine e principio del viaggio è dunque il proprio volto innamorato, dove la felicità si rivela come destino d’amore, assunto a ragione e unica vera energia di ogni azione, che possa dare piena dignità agli uomini. Particolare rilievo verrà dato al dinamismo psicologico proprio dell’esperienza del Paradiso di Dante, riflesso nelle immagini, nei personaggi, nel dialogo con Beatrice, e nell’approssimarsi del ritmo delle terzine alla mistica armonia della musica.
Giuseppe Bevilacqua, attore e regista, professore ordinario di Educazione alla voce presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma. Collabora con la Società Dante Alighieri nella realizzazione di diversi eventi culturali per la valorizzazione della poesia italiana. Ha realizzato numerosissimi spettacoli di poesia e narrazione con particolare attenzione a Dante nel suo rapporto con la letteratura del ‘900 europeo. Ha pubblicato: “Recitar narrando”, Atam 1996; “Dire del Paradiso”, Atam 1997; “La rosa dei teatri” Firenze, 2000; “Dizionario del Teatro” Newton-Compton 2004.
Ogni Azione narrativa dura 50 minuti, gli insegnanti possono scegliere solo una cantica delle tre proposte oppure un unico itinerario con brani scelti dalle tre cantiche.
durata: 50 minuti / linguaggio: lettura interpretativa
14 - 18 anni - scuola secondaria di II grado
Tour
dal 20 al 23 aprile, dal 27 al 29 aprile 2009
TIG Teatro per le nuove generazioni 08/09 - Udine e Provincia / Bassa Friulana Orientale e Destra Torre
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